Personalità da vendere, dirigente Ulss 4 che lavora con professionalità e sensibilità. Una paladina dei disagiati, che non ha paura di mettersi contro il mondo se c’è da difendere i più deboli. Scende in campo con il Pd e ci prova con le primarie Emilia Laugelli, 52 anni, ex assessore al comune di Schio e la ‘fatina’ delle giunte di Giuseppe Berlato Sella prima, Luigi Dalla Via dopo.
Responsabile dell’Unità operativa di Psicologia Clinica, Emilia Laugelli ci vuole mettere tutta se stessa anche perchè chi la conosce sa benissimo che lei non conosce le mezze misure.
‘Mi sono occupata di tutti quei temi che hanno come centralità la persona, le fragilità della persona – spiega Laugelli – Non ho mai vissuto di politica, ma l’ho sempre sentita come il mezzo per offrire un contributo al miglioramento della società avendo come riferimento un faro: quello del bene comune e della salvaguardia dei più deboli.
Questo ha significato difendere scelte che ritenevo profondamente giuste, anche quando si scontravano con la convenienza personale. E’ quello che fanno molte donne ogni giorno nei loro ambiti, ed è quello che deve fare la politica più che mai oggi che è percepita come strumento di potere fine a se stesso. E’ tempo di fare ciò che è giusto e non convincersi che è giusto ciò che, semplicemente, conviene. Sono le persone che possono cambiare la politica e le persone sono la loro storia. E sono i cittadini che possono dare loro la forza necessaria per operare il cambiamento di cui l’Italia mai come oggi ha bisogno’.
Alla domanda sul perchè ha scelto di accettare la richiesta di candidarsi, Emilia Laugelli non ti fa finire il quesito e risponde come un fulmine: ‘I risultati delle primarie hanno dato un segnale forte e chiaro e io ho deciso di candidarmi per tre ragioni: nel partito democratico è iniziato un concreto processo di cambiamento di metodi, di contenuti e di persone che credo sia l’unica via di uscita per il nostro paese.
E’ arrivato il momento di concretizzare il cambiamento sia a livello nazionale ma anche nel nostro territorio troppo dimenticato e poco protagonista.. L’alto vicentino è un area del paese troppo importate per non avere una rappresentanza in parlamento.
Vogliamo finalmente essere parte attiva e non spettatrice di questa necessità’.
N.B.