Mentre nella Vallata i sindaci fanno muro per opporsi alla decisione del collega Andrea Cecchellero che vuole staccarsi a tutti i costi dalla Comunità montana Alto Astico, nella fascia Pedemontana c’è rispetto e accettazione per la decisione di Silvia Covolo, che nei giorni scorsi aveva intrapreso la medesima scelta. Almeno da parte del sindaco di Lugo.
‘Non possiamo attaccarci ai personalismi altrimenti restiamo immobili e non ce lo possiamo permettere – spiega Robertino Cappozzo, – la legge ci impone di associarci ed i piccoli comuni se non lavorano in questo senso, rischiano di perdere la loro identità sul territorio. Noi ci stiamo dando un gran da fare in questo senso. Siamo compattti tra comuni di Lugo, Calvene, Salcedo e Fara. Come sindaco di Lugo bado a garantire i servizi, che di questi tempi, rischiano di morire. E su quelli che dobbiamo puntare, per mantenerli in vita e migliorarli, superando gli individualismi che non portano a niente. Con la collega Sivia Covolo ci sarà sempre modo di collaborare e di fare rete. Rispetto per la sua decisione, che non ci impedirà di andare avanti costruttivamente perchè non c’è tempo da perdere in chiacchiere. E’ questo il futuro – conclude Cappozzo – e dobbiamo andare in questa direzione. Al di là di recessioni, che porteranno senz’altro problemi di razionalizzazione, ma che non possono impedirci di andare avanti’. L’atteggiamento come si legge dalle dichiarazioni di Cappozzo è ben diverso da quello dei sindaci della Valle dell’Astico, dove, sembra essere tutti presi dall’ultimo ‘spunto di chiacchiera’ del momento. L’abbandono del collega Andrea Cecchellero proprio non va giù al presidente Riccardo Calgaro che reclama un’appartanenza storica e territoriale da parte del comune di Posina.
‘In consiglio la discussione tra noi rappresentanti convinti della comunità Alto Astico e Cecchellero è stata molto civile – spiega Calgaro – ma non possiamo non opporci alla decisione del comune di Posina. E poi, non è detto che la Regione accetti la richiesta del sindaco, che lamenta un’emarginazione negli anni che però, non convince per niente. Noi sindaci siamo uniti per fare muro contro la decisione di Cecchellero, che comporterà anche dei danni economici. Non la possiamo subire in silenzio e in questo senso siamo tutti uniti’.
Cecchellero dal suo canto, non sembra retrocedere nemmeno di un centimetro, convinto più che mai nel fare un salto di qualità, passando con i colleghi della comunità montata Leogra Timonchio. ‘ La mia scelta risale a tanti mesi fa. Ma poi, fanno tutti quelli che si oppongono quando l’altra sera, su 27 consiglieri ce n’erano appena 14. Ecco come stava a cuore a tutti la situazione che si è venuta a creare. Per poco non mancava il numero legale’.
di Redazione Thiene on line
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