Colpo di scena all’interno della Lega di Schio. La prudente Ilenia Tisato, donna mite e mai eccessiva nei toni, rigorosa di un appartenenza al partito che vola in Italia, ha dichiarato al Giornale di Vicenza di essere aperta all’idea che il sistema socio sanitario dell’Alto Vicentino venga accorpato alla Ulss Berica.
Proprio così, Santorso potrebbe unirsi a Vicenza. Dalle pagine del Giornale di Vicenza, a rincarare la dose è un personaggio storico della Lega locale: Mario Pegoraro.
Pegoraro, che è anche presidente dell’associazione che tutela i malati, da sempre in prima linea per i più deboli, ha dichiarato addirittura che adesso la conferenza dei sindaci, che si è chiusa in un religioso silenzio, starebbe portando avanti una linea “per difendere le scelte sbagliate prese a suo tempo”.
In sostanza, accusa i primi cittadini dell’ex Ulss 4 di voler sostenere l’unione con Bassano solo per coerenza con il passato, ma non perché questo rispecchi il volere dei cittadini.
Parole che suonano in maniera distorta rispetto ad un pensiero regionale che ben chiare erano racchiuse tutte nella nota ufficiale, con tanto di logo di palazzo Ferro Fini, in cui Nicola Finco, capogruppo del Carroccio a Venezia, difendeva la Ulss 7 Pedemontana.
Con termini che non sono sfuggiti ai lettori, aveva ammonito il candidato del centro sinistra, Leonardo Dalla Vecchia, perché aveva
Lo aveva addirittura accusato di speculare sulla pelle dei malati, quando da sempre la Sanità è cavallo di battaglia della politica a tutti i livelli.
Come si spiegano adesso le dichiarazioni della candidata leghista Ilenia Tisato? Dov’è il filo conduttore, sbandierato in questi giorni con una Regione che governa da oltre 20 anni?
Le dichiarazioni della Tisato e di Pegoraro racchiudono una spaccatura all’interno del partito o si dirà ancora una volta che si tratta di invenzioni dei giornalisti?
Stasera intanto, alle 18, si terrà il primo incontro ufficiale nella Sala Celendoli del Teatro Civico di Schio, dove la candidata sarà supportata da pezzi grossi della Lega, come il ministro Erika Stefani, l’eurodeputata Mara Bizzotto, l’onorevole Erik Pretto ed il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti.
Presente anche lo stesso consigliere regionale Maurizio Colman, presente alla conferenza stampa di appena 2 giorni fa al comune di Thiene, dove il coro unanime dei sindaci, con la chiara presenza della Regione, seduta e fotografata in mezzo a loro, ribadiva la volontà di difendere la Ulss 7 con le unghie e con i denti.
Addirittura, il consigliere Colman, alla definizione di una sanità “boccheggiante” a Santorso, aveva risposto che problemi non ce ne fossero tranne per il fatto che l’ospedale Alto Vicentino sta subendo un fenomeno di portata nazionale, che è quello della carenza dei medici.
Oggi, dalle pagine de Il Giornale di Vicenza, leggiamo dichiarazioni completamente diverse, che disorientano la popolazione e che disorientano gli stessi leghisti dell’Alto Vicentino, che tutti i ‘like’ sotto le dichiarazioni del consigliere Finco, all’attacco di Dalla Vecchia, ora non sanno più che direzione prendere e a chi devono credere.
Dopo il ‘massacro’ mediatico dei giorni scorsa, con una stampa che elenca disservizi che vanno dalle liste d’attesa chilometriche a reparti vuoti, ad assenza di dialogo tra medici di Santorso e di Bassano, a ventilate ipotesi che il polo chirurgico venga trasferito direttamente a Bassano, lasciando a Santorso solo i servizi territoriali, stride il silenzio di sindaci che non parlano, che sembrano scossi da qualcosa di più grande di loro e che hanno dimostrato di non saper gestire con disinvoltura. Che cosa è accaduto? E’ stata l’ingenuità dei sindaci o una strategia politica ben architettata?
di Redazione Altovicentinonline