Grosse novità a Cogollo del Cengio per quanto riguarda la partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa del paese.
Il consiglio comunale ha approvato durante l’ultima seduta del 28 dicembre il regolamento che norma un tipo di assemblea pubblica del tutto speciale, ad oggi realtà effettiva solo in pochissimi comuni italiani, quella in cui il cittadino può portare all’attenzione dei consiglieri comunali un quesito al quale i consiglieri interpellati dovranno dare risposta.
Uno strumento di partecipazione molto forte, visto che tutto verrà messo agli atti nero su bianco, come se il cittadino stesso vestisse un poco i panni del consigliere.
Niente a che vedere quindi con gli incontri pubblici del botta e risposta cui siamo tutti abituati, che comunque, ci mancherebbe, continueranno ad esistere.
La modalità di partecipazione a questo particolare tipo di assemblea pubblica, conosciuta semplicemente anche con l’espressione ‘consiglio comunale aperto’, può, nel caso specifico di Cogollo, essere indetta solo dall’amministrazione comunale su un argomento preciso. Si dovrà inoltre seguire una procedura alla quale non si può trasgredire.
I cittadini interessati a una risposta sull’argomento prescelto non potranno presentarsi all’ultimo momento, ma data la legalità dell’assemblea, dovranno ufficializzare in comune il quesito alcuni giorni prima e confermare inoltre la loro presenza il giorno stesso dell’assemblea. Potranno porre domande solo i cittadini residenti a Cogollo. ‘Questo fa la differenza tra una assemblea e un comizio’, ha precisato il vicesindaco Sofia Zordan.
Al momento il consiglio comunale aperto ha carattere solo consultivo, poiché le decisioni devono essere comunque demandate al consiglio comunale ordinario. Anche gli interventi previsti dovranno essere limitati, al massimo 40, per un tempo totale anch’esso limitato.
Nella volontà dell’amministrazione, come è emerso durante la discussione consiliare, c’è soprattutto il desiderio di far partecipare più attivamente la popolazione di Cogollo sulle questioni di grande respiro per il paese. ‘Io voglio sapere prima di tutto – ha infatti commentato il sindaco Piergildo Capovilla – cosa vogliono i cittadini’. Non a caso per il primo consiglio comunale aperto, previsto nei prossimi mesi, l’argomento è già deciso. E’ quasi inutile specificare che si parlerà di Valdastico Nord.
Non poche perplessità hanno manifestato i consiglieri di minoranza, che hanno dato tutti voto contrario. ‘Benvengano le assemblee pubbliche – ha detto Riccardo Fimbianti di ‘Svolta AlternAttiva’ nel suo intervento – ma il tutto mi sembra troppo macchinoso. Soprattutto il fatto di dovere preiscriversi e poi confermare la preiscrizione. Avete inoltre ignorato la Commissione regolamenti, dalla quale potevate almeno passare’.
Anche Andrea Zordan di ‘Viva Cogollo’ non è sembrato per nulla convinto dell’efficacia della nuova assemblea. ‘Ci sono – ha precisato – troppe restrizioni: la residenza, l’iscrizione, la conferma il giorno stesso. Vi rendete conto che a queste assemblee non verrà nessuno? E poi siamo contrari soprattutto perché secondo noi state solo facendo un tentativo per sollevarvi dal confronto diretto coi cittadini che c’è nelle normali assemblee. Così state solo scoraggiando la cittadinanza’.
Marta Boriero