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Cogollo. Minoranze dopo incidenti sul Costo: ‘Paese insicuro e trafficato, sindaco difenda sicurezza dei cittadini’

Il centro e le strade di Cogollo del Cengio non sono sicuri e l’amministrazione sta volutamente trascurando le iniziative sulla sicurezza stradale e per la tutela dei pedoni.

 

E’ quanto denuncia il capogruppo di minoranza della compagine consiliare ‘Viva Cogollo’ Marco Zorzi dopo gli ultimi episodi che hanno coinvolto numerosi motociclisti in tragici incidenti lungo la provinciale del Costo che porta ad Asiago. Ma per Zorzi questa è solo una drammatica ciliegina sulla torta. Già prima delle vacanze estive infatti il capogruppo di minoranza aveva fatto recapitare una lettera accorata al sindaco Piergildo Capovilla segnalando quel che ritiene una situazione di pericolosità in aumento esponenziale negli ultimi anni, avvalorata, a suo dire, dalle lamentele di molti concittadini.

 

‘Scorribande di moto e vetture che sfrecciano oltre il consentito – aveva scritto Zorzi – sono all’ordine del giorno sulle strade comunali e sulla provinciale che di fatto taglia in due il paese. Il fenomeno si è aggravato negli ultimi mesi, in particolare quegli estivi, mentre di pari passo sembrano essere calati attenzione e controlli’. La situazione è resa più grave, continua il capogruppo di ‘Viva Cogollo’, dal notevole calo della presenza delle forze dell’ordine, avvalorata dai non pochi furti con scasso avvenuti non solo di notte, ma anche in pieno giorno, tutto questo in contrasto a ‘quanto promesso a più riprese dall’amministrazione prima delle elezioni in materia di iniziative sulla sicurezza stradale. Fermarsi alle buone intenzioni mentre assistiamo a continui bollettini sempre più tragici tra morti e feriti, suona quantomeno come retorica: manca assolutamente la vigilanza e soprattutto manca la prevenzione. Dopo gli ultimi incidenti mortali sul Costo – ha rincarato Zorzi – ormai Cogollo è diventata ‘terra di nessuno’ dove sfogare l’indole di provetti piloti e premere senza remore sull’acceleratore. Praticamente come vivere in autodromo. La triste ‘etichettatura’ di questa strada è ben diffusa anche in tutto il Vicentino e oltre. Va ripensata quindi una strategia a tutela della pubblica sicurezza che non può limitarsi soltanto a multe e autovelox: serve educazione, prevenzione, presenza delle forze preposte, e magari servirebbe evitare di patrocinare continue esibizioni motoristiche specie in centro che non sono né educative né salvaguardano l’incolumità di bambini ed anziani’.

 

‘Il sindaco, oltre a dichiarare soltanto – ha concluso Zorzi – passi rapidamente ai fatti e agisca secondo competenze: finora nulla è stato fatto. La sicurezza delle persone non può restare un manifesto da sventolare quando conviene’.

 

‘Stiamo già lavorando – ha replicato Capovilla – per rendere le strade più sicure. Per la provinciale del Costo in particolare stiamo spingendo affinché vengano aumentati i controlli, che devono essere il più possibili mirati, e per questo si dovrà arrivare a utilizzando anche forze dell’ordine in borghese. Vorrei però doverosamente precisare che non tutti i motociclisti che salgono lungo la strada del Costo infrangono il codice stradale, si tratta di una minoranza che ama fare scorribande, mentre la maggioranza rispetta la legge’.

 

Marta Boriero