Sono molto deluso, una decisione che non ha nè capo nè coda a fronte di un progetto che è costato centinaia di migliaia di euro. Il lavoro di professionisti svalutato dai capricci di alcuni sindaci”. Questo il commento  di Gildo Capovilla, sindaco di Cogollo del Cengio, che dice la sua su un argomento per il quale, secondo lui, dovrebbe avere solo lui, insieme al sindaco di Caltrano, voce in capitolo. Non si capacita di come il tavolo tecnico, che dovrebbe garantire la sicurezza nel Costo, sia arrivato a prendere la decisione di interrompere da questa settimana, la funzione dei autovelox, che la Provincia di Vicenza aveva posizionato tra il primo e secondo tornante, e alla Barricatella tra il sesto e il settimo, modificando il limite di velocità ad inizio anno da 90 a 70kmh. Un progetto costato centinaia di migliaia di euro che ora viene sospeso dopo le diverse critiche e multe arrivate ad automobilisti e motociclisti, tra pendolari e non.

Un cambiamento significativo, da sistema di rilevazione puntuale a sistema di rilevazione della velocità media per fini statistici. Niente sanzioni quindi, solo tutor per raccogliere dati che possano far capire quale possa essere la soluzione più adatta. Una decisione che fa storcere il naso al sindaco di Cogollo del Cengio, il quale si chiede perché mettere in piedi un progetto così importante per poi bloccare tutto per la raccolta dati che, forse, poteva essere fatta prima. “La settimana scorsa avevo chiesto al Presidente della Provincia dei dati per sapere quante persone dell’Altopiano sono state multate, mi ha risposto che non li avevano. Mi chiedo allora, su che basi hanno preso la decisione di interrompere? Perché se le basi sono delle lamentele ricevute, credo sia diseducativo e permette a chiunque di imporsi su delle regole stabilite. Il dottor Calabrese, che ha ideato il progetto, lo aveva realizzato tenendo conto di tutti gli aspetti. Lo aveva spiegato bene a tutti i presenti, sindaci compresi, durante una riunione ad Asiago; mettendo un tutor tra il 4° e 5° tornante avrebbe risolto il problema della velocità. Quando il mezzo avrebbe affrontato i tornanti ai 25-30kmh al massimo, si sarebbe di conseguenza abbassata la media di velocità e così, anche arrivando al limite di 70kmh non avrebbe mai preso la multa, ma questo non è stato capito. Purtroppo per le impressioni dei sindaci dell’Altopiano è stato messo in discussione un progetto ideato da tecnici molto preparati. Hanno creato un precedente, oltre a svalutare il lavoro di professionisti. Tornare sui propri passi quando sanno già che il problema c’è, è assurdo. Penso che 70-75kmh era una velocità più che idonea per quel tratto”. Ora, secondo Capovilla, si dovranno affrontare diversi problemi che questo dietrofront farà emergere, cominciando dalla sicurezza stradale, ai soldi del progetto buttati al vento ma da giustificare, fino a chi si occuperà del soccorso: “Quando ci sono incidenti, e purtroppo i carabinieri sono molto impegnati e sotto organico, chiamano i vigili che si impegnano dalle 7 alle 10 ore. Chi paga i vigili? Il Comune di pertinenza, quindi Cogollo del Cengio. Ora darò indicazione di non uscire più, faranno quello che vogliono, usciranno altre divise, ma non saranno sicuramente i nostri agenti a fare rilevazioni e cose del genere sul Costo. Inoltre voglio vedere come faranno a dare spiegazione alla Corte dei Conti rispetto all’investimento fatto per un progetto già fermo. I due rilevatori di velocità sono ampiamente esposti, tutti sanno esattamente dove sono. Chi percorre il Costo due volte al giorno sa bene che in quel tratto deve andare più piano, si sarebbero abituati per la sicurezza di tutti”.

Un altro problema fa capolino e ad esporlo è uno specialista del pronto soccorso, che si è occupato di tantissimi interventi di rianimazione anche derivanti da incidenti del Costo. Molto perplesso e veramente scoraggiato per la sua attività, lancia l’allarme: “Se ci sarà un incidente, si fermerà tutto. Questa decisione che hanno preso avrà un indotto gravissimo nell’assistenza sanitaria di tutti i cittadini. La Provincia ha creato un gravissimo precedente, primo perché per qualche mese (e siamo proprio nel periodo di maggiore utenza) le moto sfrecceranno ad almeno 140km all’ora con i poveri ammiratori assiepati dietro il guardrail dei tornanti. Secondo perché, e questo a mio parere andrebbe evidenziato, quando succederà l’ennesimo incidente sul Costo, immediatamente, su sollecitazione delle Forze dell’Ordine presenti, verrà allertato l’elicottero regionale, l’ambulanza di Santorso, il medico rianimatore che, come da codice deontologico non può far trasportare il ferito all’ospedale, ma deve prestare i soccorsi salvavita sul posto, privando le strutture ospedaliere di personale e mezzi non più attivi in quanto già sul Costo, con l’aggravante che se succede un altro incidente altrove, non sapremo che fare”. Una visione gravissima che creerebbe davvero dei grossi problemi, sguarnire il pronto soccorso significherebbe arrecare un grave danno alla cittadinanza. Da cittadino si unisce al coro anche Luigino Frigo che espone il suo pensiero in linea con quanto già esposto, sottolineando che questa scelta sia stata presa nel periodo peggiore: “Voglio evidenziare la mia perplessità, hanno fatto a mio avviso una scelta inopportuna nel periodo più trafficato del Costo privilegiando i centauri che, invece di andare a 70kmh andranno a 140-170kmh. Non era questo il momento giusto per fermare il progetto”.

Laura San Brunone

Cogollo del Cengio. Costo: l’autovelox diventa tutor a fini statistici – AltoVicentinOnline

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