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Cogollo-Arsiero. Incidente diplomatico sul ‘caso moschea’. Zorzi contro Capovilla: ‘Perchè si interessa delle questioni dei comuni vicini?’

Cosa ci faceva il neo sindaco di Cogollo del Cengio ad Arsiero per parlare di qualcosa che non riguarda i cittadini che lo hanno eletto, facendo una clamorosa invasione di campo?

Piergildo Capovilla è sindaco solo da pochi giorni e già fa parlare di sé anche fuori dai confini paesani. Marco Zorzi, uno degli altri due ex aspiranti alla carica di primo cittadino di Cogollo del Cengio, inghiottito il boccone amaro della sconfitta elettorale, all’alba del giorno dopo si trova già su un piatto d’argento il primo motivo per contestare il sindaco neo eletto. Segnale che la sua sarà un’opposizione con cui la nuova amministrazione dovrà fare i conti.

La causa dello sfogo di Zorzi è la presenza di Capovilla  all’assemblea organizzata mercoledì scorso, dall’amministrazione di Arsiero per presentare al pubblico la modifica al piano degli interventi, tra cui quella che interessa la zona residenziale che ospita il capannone acquistato dall’associazione mussulmana Issalam.

 

‘Sono stato portato a conoscenza da cittadini e da valligiani che il neo sindaco Capovilla – ha dichiarato Marco Zorzi – assieme ad una rappresentanza dell’attuale maggioranza è intervenuto animosamente all’assemblea pubblica indetta dal sindaco Tiziana Occhino che si è svolta l’altra sera ad Arsiero su una modifica al piano degli interventi. Che la cosa potesse essere l’occasione per parlare dell’ormai rinominato ‘caso moschea’ – ha continuato Zorzi – può essere comprensibile per chi risiede nel comune interessato’.

 

‘Ma ciò che come gruppo consiliare ci sentiamo invece di stigmatizzare è la mancanza assoluta di correttezza istituzionale da parte di un’amministrazione che, eletta solo 2 giorni fa, già si sente in dovere di insegnare come governare ai sindaci di paesi contermini oltre che di intromettersi poco elegantemente in faccende di altre realtà comunali’.

 

Zorzi, che non era presente all’incontro, non vuole entrare nel merito della questione, ma ritiene che come rappresentate dei numerosi cittadini che lo hanno votato di dover prendere posizione pubblicamente soprattutto per rammaricarsi ‘per il metodo scelto’ oltre che per una visita che ritiene totalmente inopportuna. ‘Fortuna che solo fino a pochi giorni fa – ha concluso Zorzi – si parlava di buoni rapporti di vicinato e sinergia tra comuni. Se il buongiorno di vede dal mattino…’