“Nessuna inadempienza, ma solo contrarietà a lager improvvisati”. Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità, rigetta l’accusa di non aver ancora individuato una soluzione provvisoria alla chiusura degli Opg (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) prevista per fine marzo.

“Il Veneto è serio, non inadempiente – ha detto Coletto – Noi i malati di mente giudicati pericolosi non li metteremo in dei lager improvvisati e insicuri, per rispetto della loro dignità e per la tranquillità sociale dei territori. Non si dimentichi che stiamo parlando di Rems  (Residenze per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza Sanitaria) provvisorie. Se il Governo vuole soluzioni tipo quelle di alcuni residui manicomiali tristemente assurti agli onori della cronaca anche recentemente, faccia pure. Se ne assumerà tutte le responsabilità”.

Coletto spiega che il veneto ha già individuato la sede e il progetto per la realizzazione di una nuova struttura definitiva con tutte le caratteristiche necessarie di sicurezza e di umanità.

“E’ anche bene si sappia – ha aggiunto l’Assessore – che la specifica legge è del 2012, che il Governo ha lasciato dormire la questione per tre anni, e che solo qualche giorno fa i fondi necessari sono stati effettivamente resi disponibili. Ciò significa che, anche partendo oggi con le procedure, occorreranno tra due e quattro anni per vedere l’opera realizzata. Nel frattempo – ha continuato – soluzioni raffazzonate costituirebbero solo un’offesa a malati e ai territori. Strutture anche solo lontanamente rispondenti a caratteristiche pur minimali di sicurezza, accoglienza e umanità da usare provvisoriamente in Veneto non ce ne sono. Il Veneto – ha concluso Coletto – non è inadempiente, è semplicemente contrario alle cose improvvisate e quindi ad alto rischio di essere fatte male”.

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