La nomina di Romano Leonardi a nuovo Amministratore unico delle Ferrovie e tramvie vicentine lascia l’amaro in bocca anche ai leghisti, che si vedono accusare di punto in bianco,sulla scia dei sospetti di irregolarità del bando,di aver tradito proprio quello cheera sempre stato un loro cavallo di battaglia, e cioè la lotta contro ogni forma di clientela politica. Qualcuno preferisce non commentare, altri lo fanno con coraggio e coerenza. La prima è l’ex sindaco di Thiene e attuale presidente dell’Anci Veneto Maria Rita Busetti, che prende le distanze dalla nomina di Leonardi: “
“Per amministrare Ftv ci vogliono competenza e preparazione – dichiaraBusetti, ex assessore ai Trasporti per la Provincia di Vicenza, Ftv è una struttura complessa , che ha sempre vantato un buon bilancio in attivo, ha sempre avuto un Cda e un direttore generale. Non ero al corrente della nomina di Leonardi e ammetto che ne sono rimasta sorpresa”.
Busetti prova a non essere troppo pesante nella sua presa di posizione, ma il suo pensiero è deciso. E a chi le chiede se la Lega possa aver subito un danno d’immagine per un bando di concorso non del tutto trasparente e con un unico partecipante, lei senza mezzi termini risponde: “Conosco molto bene Ftv e so che è un’azienda che richiede molta attenzione e una sicura preparazione – ha commentato – Sarebbe stata corretta una regolare diffusione del bando, con tanto di messa a conoscenza pubblica delle imminenti dimissioni di Angelo Macchia. Inoltre – ha concluso – avrei auspicato una valutazione condivisa in merito nuova figura di amministratore unico”.
Cecchellero si definisce allibito. “Il Veneto inizia ad assomigliare troppo a quell’Italia che non ci piace, o forse dovrei dire che non ci piaceva?”, ha commentato sarcastico. “Dopo questo episodio del bando, al quale ha partecipato così stranamente solo Leonardi, non vedo più la distinzione tra la vecchia politica contro la quale come partito abbiamo sempre lottato e di cui andavamo fieri, non vedo attualmente le differenze che ci rendevano così unici.” E ha continuato, amareggiato: “Sono deluso come leghista, e al di là di questo sono deluso anche come Sindaco che si è sempre battuto per una amministrazione trasparente. Noi sindaci siamo obbligati, anche solo per assumere un operaio stagionale che tagli l’erba, a pubblicizzarlo pubblicandolo il bando nell’albo pretorio per rispettare i termini di legge di pubblicazione minima. Figuriamoci cosa si sarebbe dovuto fare per un Amministratore unico da 58 mila euro. Solo a pensarci mi viene da ridere”.
Anna Bianchini
Marta Boriero