Le ultime incertezze degli amministratori di Carrè e Chiuppano sulla preannunciata fusione tra i due comuni in un’unica entità amministrativa e sociale saranno dissipate grazie ad uno studio esterno che fotograferà il paese, definendo benefici e costi dell’operazione.

 

A rendere pubblica la decisione il consiglio comunale congiunto tra le due amministrazioni di Carrè e Chiuppano di mercoledì, programmato in sala consiliare a Carrè, il quale ha reso la ‘cortesia’ dopo il consiglio congiunto di maggio a Chiuppano. Lo studio di fattibilità farà, con un’analisi a 360°, le cosiddette ‘pulci’ ai due paesi che già condividono, tra l’altro, ufficio tecnico, catasto e protezione civile.

 

L’incarico, che verrebbe affidato già in settembre ad un professionista esterno, con una prima bozza dei risultati in gennaio e il documento definitivo in marzo 2017,  dovrà definire le caratteristiche demografiche e socio-economiche dei due paesi, analizzare i bilanci comunali ma anche misurare l’umore della popolazione, compresa la scelta sul nome più idoneo da assegnare al nuovo comune. Ma più importante sarà il passo successivo, e cioè l’analisi degli effetti che l’unione avrebbe su Carrè e Chiuppano, in particolare sulla riorganizzazione delle strutture comunali e sui servizi ai cittadini.

 

Il costo del progetto, in base alla deliberazione della giunta regionale n. 456 del 19 aprile 2016, sarebbe per l’80%, coperto da contributi regionali, per un importo massimo di 20 mila euro.

 

Il sindaco di Carrè Davide Mattei, da sempre favorevole all’unione, è il primo a difendere in consiglio l’importanza strategica dello studio per una corretta valutazione di costi e benefici, una vera e propria ‘fotografia’ che servirà ai sindaci per vedere con chiarezza la strada da percorrere, e se alla fine di questa ci sarà un paese con un solo sindaco e un solo nome.

carrè chiuppano cons com congiunto 20 luglio 2016 martini e marini

Non del tutto soddisfatti si sono dimostrati invece i consiglieri di minoranza Renato Martini e Giancarlo Marini del gruppo Carrè Unita. ‘Non capisco cosa siamo venuti a fare qua – ha esordito provocatoriamente Martini – visto che stasera si dovevano avere già dei dati in mano in vista della fusione. Non voglio essere polemico, ma a mio avviso ci doveva essere prima dello studio una scelta politica’. La decisione di procedere con la fusione, fa capire Martini, deve essere fatta a prescindere dall’esito dello studio, perché bisogna essere disposti ad investire. ‘Ricordiamoci – ha aggiunto il capogruppo di Carrè Unita – che o la fusione la facciamo noi spontaneamente, o tra 3 anni la faranno anche contro il nostro volere’.

 

‘Lo studio è totalmente oggettivo – ha ribattuto Mattei – e grazie a questo punto di partenza su cui basarci potremo dissipare ogni dubbio. Mi sembra che stiamo facendo tutt’altro che procrastinare il problema, e sono convinto che questo lavoro chiarirà le perplessità che può avere Chiuppano ed eliminerà un sacco di alibi. A tutte le domande che stanno emergendo stasera, lo studio dovrà per forza dare una risposta.’

carrè-chiuppano mattei e panozzo

Anche il sindaco di Chiuppano Giuseppe Panozzo, che nel precedente consiglio congiunto si era rivelato forse il più dubbioso tra i due amministratori, ammettendo le difficoltà ancora esistenti dopo l’unione degli uffici tecnici, è anche lui convinto della necessità di uno studio preliminare. ‘Voglio anch’io avere – ha commentato – degli elementi oggettivi sui quali basare la mia decisione’.

 

Ma cosa ci guadagnerebbero i due paesi nell’ipotesi di una fusione? Nientemeno che 5 milioni di euro di contributi straordinari che arriverebbero dallo Stato (497 mila euro ogni anno per 10 anni) e dalla Regione (480 mila euro in 3 anni) ad unione avvenuta, che potrebbero essere usati per investimenti o per diminuire le tasse. Ferme restando, ovviamente, le condizioni attuali.

 

Se lo studio di fattibilità darà la sua benedizione all’unione, in sintesi i passi successivi sarebbero: consultazione delle due popolazioni interessate, approvazione nei due consigli, passaggi burocratici in Regione, referendum destinato alle popolazioni interessate, approvazione di una legge regionale che scioglie i due consigli e nomina un commissario fino alle nuove elezioni di un unico sindaco.

 

Intanto Mattei ha già fissato tra fine luglio e settembre 4 serate in cui, oltre a tirare le somme di due anni di amministrazione, cercherà di spiegare i benefici della futura unione, raccogliendo i pareri della popolazione.

 

 

Marta Boriero

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia