Imposta municipale propria (IMU) e variazioni al bilancio. Questi i due temi dominanti nell’ultimo consiglio comunale di Caldogno. L’analisi complessiva del bilancio di previsione al 31 agosto scorso, ha evidenziato un solido equilibrio nelle spese amministrative, intaccato solamente dai minori contributi economici che lo Stato ha versato nelle casse comunali: 400mila euro in meno.
Per conservare la stabilità di bilancio, il Comune di Caldogno ha deciso quindi di rimodulare l’aliquota base dell’IMU per gli immobili diversi dalla prima casa che è stata portata da 0,76% a 0,9%, agevolando le seconde abitazioni in uso gratuito ai parenti dove l’imposta è passata da 0,9% a 0,6%. L’amministrazione ha poi fissato la quota per i fabbricati rurali con attività agricola (0,2%) ed ha confermato la percentuale prevista per la prima casa pari allo 0,4.
L’approvazione delle aliquote IMU è stata preceduta da quella del nuovo regolamento comunale sull’imposta che, essenzialmente, segue ciò che impone il Ministero dell’economia e delle finanze. Le sole eccezioni riguarderanno le attività onlus, che dovranno versare esclusivamente la parte destinata allo Stato e non quella per il Comune, e i fabbricati considerati inagibili secondo il regolamento edilizio amministrativo (cioè quelli con gravi lesioni, diroccati, fatiscenti o privi di infissi e allacciamenti) che saranno esenti dal pagamento. Inoltre, il Comune ha optato per creare un fondo derivante dalla percentuale d’incasso dell’IMU da utilizzare, in caso di necessità, per il potenziamento del proprio ufficio tributi.
Durante la seduta, il consiglio calidonense ha accolto poi l’applicazione di un avanzo di 48mila euro da dedicare all’acquisto di mobili nuovi per la biblioteca e di arredi urbani per le aree verdi, oltre alla progettazione di piani sull’uso di fonti rinnovabili da applicare al Piano di Assetto Territoriale (PAT).
Tra le variazioni di bilancio, invece, sono da evidenziare: 23mila e 300 euro che verranno trasferiti dal settore della cultura a favore di altre spese per assistenza sociale, fornitura dei pasti a casa ed eventuali costi del pulmino per disabili; 89mila euro di maggiori entrate che verranno suddivisi in 32mila per AIM (trasporto pubblico), 19mila per il sostegno domiciliare, 10mila per varie progettazioni nell’ambito della viabilità, dell’illuminazione pubblica, ecc. e la quota restante per interventi di manutenzione.
Tra gli altri punti affrontati, infine, l’affidamento del servizio di tesoreria comunale. È stato approvato lo schema di convenzione e i criteri di assegnazione dei punteggi, tra cui il numero di sportelli aperti in ambito territoriale, i tempi di pagamento dei mandati, la gratuità dei servizi di gestione e il collegamento telematico online ente/tesoriere, per i bandi di gara. A questi ultimi saranno invitati tutti gli istituti di credito che operano nel territorio comunale.