Tra i privilegi di un uomo politico c’è anche quello di poter assistere alla messa del Papa nelle Grotte Vaticane senza dover pagare il biglietto. E tra i 400 onorevoli e senatori che questa mattina si sono trovati a tu per tu con Papa Francesco, c’era anche il leghista Filippo Busin, thienese ma ormai quasi romano d’adozione, che nell’arco di un anno ha visto cambiare ben 3 governi. E ha detto: ‘E’ stato un privilegio poter assistere alla Messa del Papa. Un’emozione forte trovarsi al suo cospetto e sentirlo rivolgersi direttamente a noi politici. E quando ci ha bacchettati dicendo che un peccatore si può redimere ma un corrotto resterà tale per sempre, ho fatto un esame di coscienza e ho promesso solennemente di non cadere nella trappola’.

 

 

Busin, l’Italia è in attesa di cambiamenti. Che aria tira a Roma?

Ammetto che si respira un’aria nuova. Finalmente stanno arrivando forti refoli di cambiamento e ora sembra che le riforme che un tempo sembravano impossibili possano invece prendere forma.

Lei è alla sua prima esperienza a Roma e sono già cambiati 3 governi. Come le sembra il Governo Renzi?

E’ molto più attivo e spregiudicato del Governo Letta. Enrico Letta era un burocrate prudente che faceva il compito per casa e spegneva l’entusiasmo. Era troppo timido e faceva un passo avanti invece dei 10 necessari. Matteo Renzi è spregiudicato ed entusiasta. Punta sulla velocità, sullo spiazzare l’avversario. Ha dimostrato di essere uno che se ti deve ‘infiocchettare’ ti ‘infiocchetta’, ma forse è proprio questo che renderà possibile il cambiamento. Il paese ha bisogno di correre.

Meglio Renzi di Letta quindi?

Diciamo che come amico preferirei Letta, ma al paese in questo momento non serve una ‘buona’ persona, serve un leader che agisca e tagli la testa al toro. Per cui come Presidente del Consiglio meglio Renzi. Adesso punta al consenso e all’accreditamento in Europa, per avere la conferma ufficiale del mandato.

Che cosa le piace del nuovo governo?

E’ partito in quarta con le riforme e ce n’era bisogno. Ora però bisogna vedere che tipo di riforme saranno. Ad esempio quella delle province secondo me è sbagliata. Questo governo è determinato e Renzi è capace di rischiare. L’altro giorno si stava affossando al Senato, ma alla fine l’ha spuntata. Ora apriamo la porta alle riforme, augurandoci che siano riforme concrete e necessarie.

 C’è qualcosa che proprio non le va giù?

Il Decreto Salva-Roma. E’ stato bocciato per ben 2 volte e ora proporranno il terzo. Lo trovo assurdo e assolutamente inappropriato. Va contro il rispetto di chi sa amministrare le proprie finanze e dei comuni che con difficoltà vanno avanti senza nessun privilegio.

 Questa mattina è stato a Messa da papa Francesco insieme a tanti suoi colleghi. Per che cosa ha pregato?    

Premetto che l’emozione di assistere alla Messa del Papa è stata immensa. Dal punto di vista personale ho pregato per essere un bravo uomo e padre di famiglia anche se non ho più il tempo che avevo prima di intraprendere il percorso a Roma. Ho pregato per le persone che mi sono care e per coloro che a causa del periodo difficile faticano ad andare avanti, soprattutto per quelli del mio territorio abituati a un tempo in cui si viveva bene. Quando il Papa ha bacchettato i politici corrotti ho fatto una riflessione e ho promesso solennemente di non cadere nella trappola. Infine ho pregato per il mio Veneto, perché ottenga l’indipendenza. Se ci restasse anche solo il 75% delle tasse che paghiamo non ruberemmo niente a nessuno, ce lo meriteremmo e vivremmo benissimo.

 

 

Anna Bianchini

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia