Mentre nei comuni limitrofi di Sarcedo e Mason vicentino i cantieri della Pedemontana Veneta sono già avviati, il consiglio comunale di Breganze, con nove voti della maggioranza ha approvato la delibera che contiene le osservazioni al progetto definitivo che riguarda il proprio territorio.
Un consiglio fiume in cui l’argomento della Pedemontana è stato l’argomento “clou” dell’ordine del giorno e che ha acceso una lunga discussione dopo che l’assessore Ivan Dalla Valle ha illustrato le articolate osservazioni di carattere generale e puntuali che saranno presentate al Cipe.
In sintesi tutte hanno lo scopo di migliorare ulteriormente la viabilità attorno alla futura superstrada ed a mitigarne il forte impatto ambientale. Un’opera che tuttavia lo stesso Dalla Valle ha criticato nell’impostazione del projet financing: “la realizzazione dell’infrastruttura avrebbe dovuto essere realizzata con risorse pubbliche perché il territorio lo avrebbe meritato”
Dai banchi di una eterogenea opposizione non sono mancate critiche e proposte scandite, dal sindaco Silvia Covolo, in un rigido e formale “countdow”, prolungato per l’occasione ad una ventina di minuti per intervento: i consiglieri Filippo Prandina e Graziano Rigon (Scelte condivise) hanno ribadito il loro appoggio al progetto presentando, benché in ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento, comunque delle migliorie. Non sono state risparmiate critiche al sindaco Silvia Covolo e all’assessore Ivan Dalla Valle, ‘rei’ di non avere adeguatamente tenuto aggiornati’ i cittadini sull’evoluzione del progetto.
I consiglieri Alberto Rigon, Stefano Messuri ( Immagina Breganze) e Cinzia Parise (Progettiamo assieme) hanno invece proposto un’osservazione “di principio” mettendo in discussione l’intero progetto. Alberto Rigon ha ribadito l’idea generale nella sostanza condivisibile da tutti : l’opera seppur necessaria, è mal concepita. Essa, avrebbe dovuto limitarsi ad allargare la “nuova Gasparona” mantenendo la massima permeabilità per il territorio, senza la necessità di costruire impattanti complanari. Diversamente ha ribadito Rigon, “l’autostrada, impropriamente definita superstrada, attraverso i pedaggi e il rimborso che la Regione dovrà corrispondere per gli eventuali mancati transiti previsti sarà una truffa per i cittadini”.
L’appello per “fermare questo progetto perché si è ancora in tempo” è rivolto soprattutto ai consiglieri di maggioranza del gruppo Progettiamo assieme, che seppur re-impastati qualche anno fa nella maggioranza per puntellare un sindaco sotto attacco, si sono sempre dichiarati, anche attraverso delibere passate, contrari all’opera.
Il consigliere Giacomo Novello (Progettiamo insieme) ha replicato attraverso una ambigua dichiarazione di voto: “pur restando fortemente contrario al progetto soprattutto per l’inquinamento che causerà”, ha espresso il proprio voto favorevole alla delibera proposta dalla sua maggioranza rassegnato ormai che “il progetto sia inevitabile anche se non servirà al territorio”
Ha replicato anche il sindaco che puntualizza, rivendicando con orgoglio, che la concertazione per l’eliminazione del casello di Breganze est e la costruzione di strade “complanari” proposte dal comune ed accolte nel progetto è stato il miglior risultato possibile.
Mentre la classe politica locale discute rassegnata sull’infrastruttura stanno trascorrendo anche i trenta giorni in cui gli espropriati potranno fare osservazioni, e si avvicina inesorabilmente il momento in cui anche a Breganze si apriranno i cantieri della Pedemontana e con essi le profonde ferite al territorio già visibili altrove.
Alberto Brazzale