Matteo Salvini, incoronato leader del centrodestra nella ‘rossa’ Bologna durante la manifestazione anti-Renzi ‘Liberiamoci e ripartiamo’, ha speso le sue prime parole dal palco di fronte ai migliaia di presenti in Piazza Maggiore e ai milioni di spettatori italiani proprio in ricordo di Ermes Mattielli.
Per l’arsierese scomparso pochi giorni fa i sostenitori dell’Alto Vicentino avevano posizionato proprio davanti al palco uno striscione con scritto ‘Ciao Ermes, vittima di uno stato amico dei delinquenti’.
‘Ermes è finito sotto terra – ha esordito Salvini – a causa dello stato italiano, che difende i delinquenti, come quei 4 figli di papà dei centri sociali che hanno ferito un poliziotto’, riferendosi ad alcuni scontri che si sono verificati in città ma che non hanno raggiunto la piazza del comizio, gremita dai sostenitori che sventolavano nella quasi totalità il gonfalone di San Marco.
Centinaia di pulmann sono partiti da tutte le regioni d’Italia per stringersi attorno al loro leader, tra cui i sostenitori di Berlusconi e i nuovi simpatizzanti di ‘Noi con Salvini’ accorsi in gran numero, che vedono in Salvini il solo che attualmente può scalzare l’egemonia renziana. Massiccia l’adesione dei leghisti dell’Alto Vicentino che non sono voluti mancare all’appuntamento.
Alessandro Gori, consigliere della lega nord scledense, ha riassunto invece quello che è il pensiero e insieme speranza dominante in casa Lega. ‘Salvini è riuscito – ha commentato Gori – nell’intento di ricompattare il centro destra e ci permetterà di vincere la dittatura della sinistra’.