Matteo Salvini, incoronato leader del centrodestra nella ‘rossa’ Bologna durante la manifestazione anti-Renzi ‘Liberiamoci e ripartiamo’, ha speso le sue prime parole dal palco di fronte ai migliaia di presenti in Piazza Maggiore e ai milioni di spettatori italiani proprio in ricordo di Ermes Mattielli.
Per l’arsierese scomparso pochi giorni fa i sostenitori dell’Alto Vicentino avevano posizionato proprio davanti al palco uno striscione con scritto ‘Ciao Ermes, vittima di uno stato amico dei delinquenti’.
‘Ermes è finito sotto terra – ha esordito Salvini – a causa dello stato italiano, che difende i delinquenti, come quei 4 figli di papà dei centri sociali che hanno ferito un poliziotto’, riferendosi ad alcuni scontri che si sono verificati in città ma che non hanno raggiunto la piazza del comizio, gremita dai sostenitori che sventolavano nella quasi totalità il gonfalone di San Marco.
‘Voglio vivere in un paese aperto – ha continuato Salvini – ma dove chi sbaglia paga’. E da buon leghista, dopo aver toccato i capisaldi di sicurezza, pensioni e lavoro per i giovani, le sue ultime parole sono state per il federalismo, unica forma di governo a rendere una società libera. ‘Con uno stato centralista – ha concluso Salvini – ci sarà sempre ingiustizia’.
Centinaia di pulmann sono partiti da tutte le regioni d’Italia per stringersi attorno al loro leader, tra cui i sostenitori di Berlusconi e i nuovi simpatizzanti di ‘Noi con Salvini’ accorsi in gran numero, che vedono in Salvini il solo che attualmente può scalzare l’egemonia renziana. Massiccia l’adesione dei leghisti dell’Alto Vicentino che non sono voluti mancare all’appuntamento.
Generale insofferenza, per non dire fischi a cielo aperto, ha raccolto invece il discorso di Silvio Berlusconi, considerato fuori misura. Malcontento condiviso anche dai leader di casa nostra, presenti in gran numero. ‘Berlusconi? Un male necessario’ ha tagliato corto il consigliere regionale Marino Finozzi. Lo appoggia anche il deputato in forza lega Filippo Busin. ‘Un successo strepitoso di pubblico – ha esordito subito Busin – e una piazza troppo piccola per contenerci tutti. Mi è piaciuto l’attacco di Salvini su Mattielli, ma il discorso di Berlusconi è stato decisamente troppo lungo’.
Alessandro Gori, consigliere della lega nord scledense, ha riassunto invece quello che è il pensiero e insieme speranza dominante in casa Lega. ‘Salvini è riuscito – ha commentato Gori – nell’intento di ricompattare il centro destra e ci permetterà di vincere la dittatura della sinistra’.