Il presidente della Repubblica è “una figura istituzionale importantissima” specie in un paese come l’Italia “che sta cambiando pelle” e dunque “io voterei per un presidente della Repubblica che spinga quotidianamente perché questo paese diventi federalista, punti sulla la modernità e lasci questo medioevo che è il centralismo”. A dirlo è il presidente del Veneto, Luca Zaia, parlando questa mattina a Radio Capital. Ma chi voterebbe: Silvio Berlusconi? Mario Draghi? Zaia è già stato grande elettore per due volte “e ho visto che poi quello che conta è l’ultimo miglio: è inutile star lì a far programmi mesi prima perché non servono a nulla”. Insomma, è presto. La scelta per il Colle si farà a febbraio “che per me è un’era glaciale diversa da questa, soprattutto in Italia, e sapendo cosa può accadere in Italia in qualche istante non in qualche giorno”. Poi, è vero, c’è un candidato “gettonato” che è il premier e “capiremo se lo vorrà fare e se vorrà mettersi a disposizione e quanto vorrà rischiare, perché poi dovrà avere le garanzie della maggioranza che lo sostiene che è la stessa che lo dovrebbe eleggere” al Colle. E “siccome lo scrutinio è segreto…”, ricorda Zaia. Ci sono dunque molte variabili sul suo nome. E Berlusconi? “Se fosse il candidato del centrodestra- risponde- lo voterei assolutamente sì”, ma “come voterei Draghi se fosse scelto dalla nostra coalizione, pensando che stia facendo un ottimo lavoro al Governo”.