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Ballottaggio Schio. Orsi e Tomasi al confronto su Tva: toni pacati e tante promesse

Uno di loro sarà il prossimo Sindaco di Schio, l’altro, in teoria, sarà il suo oppositore numero uno. Entrambi però concordano su una cosa: il vero cambiamento nascerà dall’atteggiamento della classe politica, che deve ‘stare in mezzo alla gente, confrontarsi con le categorie, e puntare su volti giovani e puri’. Una singolar tenzone ieri sera in diretta tv su Tva tra i 2 sfidanti composti e pacati,

che prevedibilmente ha visto privilegiare promesse di impegno per il mondo del lavoro da parte di Orsi e per il sociale da Tomasi. Un Valter Orsi convincente ed un Dario Tomasi, che ha saputo affrontare il confronto, uscendo allo scoperto con la sicurezza, che non era venuta fuori durante la prima parte della campagna elettorale. 

Il testa a testa ha ripercorso il cammino che si è concluso in modo piuttosto prevedibile: con il ballottaggio di domenica prossima tra il rassicurante Dario Tomasi e il ‘ribelle’ Valter Orsi, che ha sfidato potenti e partiti. Nessuna grande novità è emersa dai volti volti noti della politica locale, attorniati da giovani e determinati collaboratori che garantiscono la vera promessa di rinnovamento. Domande preparate per mettere in luce quale sarà il futuro della città se vincerà uno o l’altro, poste da quattro ‘autorità’ di categoria locali che necessitano di un vero e proprio ‘cambiamento’ per aiutare lavoratori che rappresentano. Guido Xoccato, presidente Ascom e Nerio Dalla Vecchia, presidente di Confartigianato entrambi del mandamento di Schio, Claudio Zambon, presidente di zona di Coldiretti e un rappresentante di Confindustria. Attenti e interessati, hanno sottolineato le loro necessità e incalzato gli sfidanti con domande a tema. Sicurezza, lavoro, sociale, cultura, centro storico, tasse, turismo, Fabbrica Alta, Teatro Civico, bilancio, sviluppo economico e cultura i punti fondamentali della discussione.

Le differenze:

Oltre all’impegno per il Sociale, Dario Tomasi punta forte sul settore cultura, che unirà all’assessorato del lavoro, in quanto vede nella creazione del Campus un luogo di collegamento tra l’istruzione e la realtà lavorativa del territorio. La riduzione della pressione fiscali su aziende e attività dipenderà dalla possibilità di tenere in linea i conti del Comune come è stato fatto finora. Tomasi è pronto a discutere con le associazioni di categoria ma al momento di tagli non se ne parla. Debole sul tema Polizia Locale, Tomasi ha dichiarato che Schio necessita di un comando forte e che la vicinanza tra i vigili e i cittadini deve passare anche dall’educazione nelle scuole. La Fabbrica Alta deve vedere il contributo della Regione nella sua sistemazione, perché non si tratta di un’opera di cui si inorgoglisce solo Schio, ma è un pezzo di storia del Veneto e come tale deve essere condivisa nel bene e nel male con le istituzioni, l’università e il mondo dell’imprenditoria.

Valter Orsi ha nel mirino prima di tutto il mondo del lavoro per il quale prevede un assessorato con a capo un tecnico con autorità esecutiva. La scuola è fondamentale per creare personale specializzato, che è la grande richiesta di adesso nel mondo del lavoro. La scuola deve formarsi basandosi anche sulle esigenze reali. Il taglio della pressione fiscale su aziende e attività passa attraverso i tagli agli sprechi e alle spese dell’amministrazione pubblica, che Orsi propone come soluzione immediata. La Polizia Locale ha bisogno di un dirigente all’altezza della situazione, con esperienza sulla strada e di conseguenza l’apparentamento con Thiene e il suo Consorzio Nordest Vicentino sarebbe la soluzione ideale. La Fabbrica Alta è un regalo bellissimo e costoso per il quale il Comune dovrà spendere oltre 2 milioni di euro per la messa in sicurezza. La sua destinazione d’uso è fondamentale per determinarne gli investimenti e su chi dovranno ricadere. Oggi ci sono molte strutture di proprietà del Comune che dovrebbero essere sistemate e rivalutate.  

Le idee condivise:

La sicurezza necessita di tecnologia innovativa e investimenti adeguati. E’ un bisogno  della città e della sua zona industriale che è già cablata e pronta. Il centro storico è fondamentale per il commercio e per la vita sociale. Ok alle manifestazioni e agli eventi di qualità e quando questi lo richiedono va bene anche la chiusura al traffico. Il rinnovamento promesso passa attraverso i nuovi volti che appaiono nelle liste dei 2 candidati. L’amministrazione deve stare tra la gente e deve portare nuove strategie, nuove idee e avere un dialogo costante con la città. Il cemento deve aiutare a crescere senza allargare, come previsto dal Pat (piano di assetto del territorio) votato all’unanimità in Consiglio Comunale. E quindi, colline e aree verdi protette.

Per quanto riguarda il Turismo, il centenario della Grande Guerra è la grande occasione per Schio e per tutto il territorio. Orsi: ‘Al momento si è mossa solo Valli del Pasubio che ha cercato una collaborazione con il Trentino, ma Schio è pronta perché il flusso di gente che arriverà per l’occasione sarà fondamentale per l’economia’. Tomasi: ‘Finora i programmi sono stati in stand-by, ma con l’aiuto di tutti i Comuni ora bruceremo le tappe e recupereremo e il 27 luglio, anniversario dell’inizio della Guerra, faremo una grande cerimonia sulla vetta del Pasubio’.  

Alla fine del dibattito la parola è passata ai sostenitori di Tomasi e Orsi che con domande pungenti si sono rivolti al diretto avversario. Ma l’esperienza dei due contendenti non ha lasciato spazio a cadute dallo sgabello e il testa a testa si è concluso pacificamente.  

di Anna Bianchini