“Noi siamo da sempre autonomisti, ma senza voler creare forzature che poi non portano a nulla, o muro contro muro Nord contro Sud. Nelle ultime settimane ho invece ascoltato dichiarazioni del Presidente Zaia non certamente distensive in tal senso”. Lo ha detto Flavio Tosi, europarlamentare e coordinatore veneto di Forza Italia, che si riferisce all’intervento del Governatore del veneto all’ultima assemblea generale di Confindustria veneto Est a Padova.

“Zaia, parlando di autonomia e scuola, ha sostenuto che al Sud l’obiettivo della scuola dell’obbligo è solo quello di evitare la dispersione scolastica, non di formare i nostri giovani, neanche fosse il Bronx, mentre solo al Nord siamo proiettati all’intelligenza artificiale e alla modernità. Parole irrispettose ed inaccettabili verso l’Italia meridionale; quando sappiamo invece che le criticità scolastiche e del mondo giovanile vanno risolte pure da noi, basta parlare ogni giorno con insegnanti, genitori, ragazzi. Narrazioni così dicotomiche, polarizzanti e offensive non fanno bene né all’autonomia né alla realtà. Se vogliamo davvero l’autonomia, che è obiettivo imprescindibile, dobbiamo creare condizioni di unità e condivisione nel Paese”.

Stasera, lunedì 9 dicembre 2024, nel suggestivo scenario del Tempio di Adriano a Roma, si è svolta la presentazione del libro “Autonomia. La rivoluzione necessaria”, scritto da Luca Zaia e concentrato sul tema dell’autonomia regionale come motore di sviluppo sociale ed economico per il Paese.

L’evento ha visto la partecipazione della giornalista e conduttrice televisiva Francesca Fagnani, che ha moderato l’incontro, aprendo il dibattito sulle principali tematiche trattate nel libro. Durante il colloquio, l’autore ha spiegato in modo chiaro e appassionato i benefici che una maggiore autonomia per le regioni italiane potrebbe portare, non solo sul piano politico ed economico, ma anche a livello sociale e amministrativo. Un tema centrale emerso durante la discussione è stato quello della “madre di tutte le battaglie”, ovvero la necessità di un cambiamento profondo nel sistema di governance del Paese, che, secondo l’autore, avrebbe bisogno di una spinta decisa verso la decentralizzazione e la responsabilizzazione delle singole regioni. In particolare, sono stati esplorati i vari aspetti legati alla gestione autonoma delle risorse, alla sanità, all’istruzione, e ai servizi pubblici, mostrando come l’autonomia possa rispondere in modo più diretto ed efficace alle esigenze dei territori e dei cittadini. Il dibattito si è poi concentrato sulle riforme politiche e amministrative che l’Italia ha già affrontato e che continuerà ad affrontare nel prossimo futuro. La discussione ha chiarito i malintesi e le fake news che, ha detto Zaia: ” troppo spesso circolano attorno al concetto di autonomia, svelando una realtà fatta di opportunità per migliorare la qualità della vita dei cittadini, aumentando l’efficienza dei servizi pubblici e riducendo le disuguaglianze territoriali”.

L’autore ha anche sottolineato l’importanza di un cambiamento culturale, che parta dal riconoscimento della diversità dei territori e delle esigenze locali, senza tralasciare la necessità di garantire la solidarietà tra le regioni. In questo contesto, l’autonomia non è vista come un’idea divisiva, ma come una via per rafforzare l’unità del Paese attraverso il rispetto delle specificità regionali e la valorizzazione delle risorse locali. La serata si è conclusa con un ampio dibattito con il pubblico, che ha dimostrato grande interesse verso le proposte avanzate nel libro, stimolando riflessioni e domande sul futuro dell’Italia in un contesto di riforme politiche che potrebbero segnare una svolta importante nel panorama nazionale.

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