Sull’autonomia delle Regioni, Roma batte un colpo. Tra i collegati alla prossima legge di bilancio, secondo quanto riporta la bozza del Def, uscita oggi dal Consiglio dei ministri, c’è anche l’autonomia. A “completamento della manovra di bilancio 2023-2025”, il Governo ha messo in fila una serie di 19 collegati e in cima alla lista che è stata diffusa c’è il ddl “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’articolo 116, comma 3 della Costituzione”. Ovvero, quell’autonomia su cui da tempo premono Veneto, Lombardia e Emilia-Romagna a caccia di intese con Roma per conquistare deleghe normative. E’ il tema che a lungo ha fatto temere una “secessione dei ricchi”, soprattutto nelle regioni del sud.
“È un bel segnale. Adesso avanti tutta: pancia a terra per portare a casa il risultato”. Ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione all’annunciata presenza di misure sull’autonomia differenziata tra i 19 ddl collegati al Def. “Abbiamo affrontato due anni di Covid che hanno indubbiamente costituito un gravissimo problema nel portare avanti questo progetto. Ciò nonostante abbiamo continuato a lavorare, ed è arrivato il momento che il risultato si concretizzi”, continua Zaia. “Noi siamo quelli che hanno dato avvio al processo autonomista con il referendum del 22 ottobre 2017 e da allora i Veneti che votarono sì a stragrande maggioranza chiedono e attendono una risposta, che mi auguro sia tra i 19 ddl del Def. L’autonomia- conclude Zaia- è un processo di legalità, non è la secessione dei ricchi, non è un atto di egoismo ma un atto di modernità. L’autonomia è responsabilità”.