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Asilo nido. Il Centro sinistra di Schio e Fratelli d’Italia reagiscono sulla rinuncia dei fondi Pnrr

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Avevamo letto dell’assegnazione del contributo di 1,4 milioni di euro del PNRR per la costruzione di un asilo nido  ancora a maggio durante la campagna elettorale ed attendevamo che l’amministrazione ne desse comunicazione. 
In sede di riunione dei capigruppo ci è stata comunicata la rinuncia proprio da parte della sindaca neoeletta.
 Abbiamo trovato subito fuori luogo la scelta della posizione dove era stata valutata la fattibilità dell’intervento ovvero Cà Trenta perché è una zona della città che è già servita da un asilo nido pubblico. Avrebbe comunque avuto senso verificare la fattibilità in una zona della città non servita. 
Ricordiamo che questa amministrazione ha deciso nel 2016 di chiudere un asilo nido comunale in centro città. Nel bilancio di previsione 2024 avevamo presentato un emendamento proprio sugli asili nido, perché dopo un approfondimento fatto a luglio 2023 erano emersi dati preoccupanti sulla copertura del servizio asili nido (pubblici e privati) in città. Se da un lato è calato il numero delle nascite, dall’altro è calato maggiormente il numero di posti in asili nido sia pubblici che privati che sono disponibili in città. 
 Rinunciare ai contributi pubblici non è mai buono, quindi forse si poteva ipotizzare di non perdere le risorse pensando alla realizzazione di una struttura di dimensioni inferiori e in un altro luogo.
 Una programmazione differente da parte dell’ente avrebbe consentito di utilizzare l’avanzo di amministrazione invece che per far quadrare il bilancio 2024, ma per sostenere l’investimento sull’asilo nido senza quindi perdere il contributo.
 È chiaro che non si può più pensare di avere coperture del 100% dei costi di realizzazione delle opere da parte degli enti sovraordinati, ma si deve pensare ad una collaborazione tra e parti, quindi se si crede nell’ampliamento dei posti di asilo nido il contributo andava mantenuto. 
Relativamente ai costi di gestione futuri va comunque sottolineato che se la città mette a disposizione più servizi, diventa più attrattiva di conseguenza aumentano i residenti e le entrate da addizionale Irpef che servono anche a pagare i servizi come l’asilo nido. In conferenza dei capigruppo non abbiamo comunque ricevuto tutti i dettagli approfonditi che hanno portato l’amministrazione a decidere per una rinuncia del contributo. 
Chiederemo che vengano convocate le commissioni competenti per avere anche un dettaglio del quadro numerico a sostegno della scelta, poi potremo dare una risposta univoca su questa questione”.
Giulia Andrian a nome del Centro Sinistra

“Sulla decisione dell’Amministrazione comunale di Schio di rinunciare ai fondi del PNRR destinati agli asili nido, interviene il capogruppo in Consiglio comunale Alex Cioni. “In tempi in cui tutti concordano sulla necessità di invertire la curva demografica, la decisione di rinunciare ai fondi del PNRR può sembrare contraddittoria e sbagliata. Prima di esprimere un’opinione compiuta vogliamo leggere le carte, però, stando così le cose come le ha comunicate il sindaco alla stampa, la scelta ha una sua base di fondamento che non ci sentiamo di disapprovare per partito preso. Del resto, se il Governo è obbligato a tenere in debita considerazione un bilancio statale in sofferenza, il medesimo approccio giudizioso lo devono tenere gli amministratori comunali. Dopodiché, nell’ottica di sviluppare un servizio essenziale di assistenza alle famiglie, pensiamo che la direzione più corretta e sostenibile sia di procedere, anche per una questione di funzionalità logistica, con il progetto di un asilo d’infanzia aziendale nell’ex area Lanerossi in zona industriale che comprenda anche la fascia di età fino ai 3 anni”. 

Alex Cioni di Fratelli d’Italia