Robertino Zancan, l’orafo di Nanto che con il benzinaio Graziano Stacchio ha accompagnato lunedì il feretro di Ermes Mattielli al cimitero di Arsiero, non è per nulla rassegnato a lasciare che la sua morte scriva la parola ‘fine’ anche alla controversa vicenda giudiziaria.
‘Semplicemente questo funerale – ha commentato asciutto, a pochi minuti dalla conclusione della cerimonia religiosa – non doveva esserci. Ripeto che Ermes è morto di crepacuore perché non ha mai accettato la condanna e per paura che gli portassero via quel poco che aveva’.
Zancan ha l’espressione sofferente quando ricorda gli ultimi momenti passati con Mattielli. ‘Sto male dentro, mi diceva dietro le quinte di Focus a Rete Veneta, e si batteva il petto con il pugno. Stava così perchè da anni la sua dignità era stata infangata e calpestata. Lui che era un uomo umile, che non ha mai chiesto nulla a nessuno’.
Al pensiero delle proprietà di Mattielli che andranno in mano ai rom Zancan ha un moto di rabbia: ‘Non accadrà mai. Ci penseremo noi a far sì che non succeda’.
Ma. Bo.