Erano le liste considerate ‘minori’ in quanto prive dell’appoggio dei partiti più blasonati, ma le formazioni che hanno sostenuto le candidature di Daniele Apolloni e Alberto Ferracin hanno portato a casa rispettivamente 415 e 175 voti che comunque meritano attenzione.
L’approccio dei due aspiranti sindaci è però molto diverso: Ferracin sente di aver dato il massimo, conscio che il suo partito è un elemento assolutamente nuovo non solo nel panorama thienese ma anche a livello nazionale e come tale abbisogna di tempo per gettare radici più solide e far conoscere più a fondo la bontà di un impegno civico intellettualmente onesto. “Il Partito Moderato con Thiene ha fatto un test importante” – spiega il manager nel settore dell’arredo – “non avevo grandi aspettative, ma semplicemente la voglia di portare un contributo di idee sane che spero troveranno ascolto. Per noi un inizio: ci vedrete anche per le elezioni nazionali e spero che una conoscenza maggiore ci consentirà risultati più robusti. Ma tornando a Thiene, buon governo intanto al prossimo sindaco: come già detto in partenza, nel nostro caso, niente apparentamenti”.
E’ già impegnato in una seria riflessione invece Daniele Apolloni, veterano della politica non solo a livello locale, che contava forse in un riscontro maggiore ma sente comunque di ringraziare chi gli ha dato fiducia e si mostra preoccupato per un dato, quello dell’astensione, che non può non essere considerato: “A vincere” – commenta l’ex deputato – ” è stato il partito dell’astensione. Poi devo dire che la gente si è stufata del ‘tocca a me’ o ‘il migliore sono io’. Copiando l’ambito nazionale dove destra e sinistra sono assieme in un compromesso che serve solo a mantenere la sedia sotto il sedere, anche a Thiene, tutti hanno guardato più al loro interesse che all’interesse della città”.
E alla domanda di che cosa farà per il ballottaggio, Apolloni lancia un avviso ‘urbi et orbi’: Per prima cosa io credo lo si sia capito in questi mesi che non amo i partiti, così come non amo gli schieramenti. Per me l’unica cosa che conta è il programma e la serietà con cui si dimostra di volerlo applicare. Quindi oggi non ho nessuna preclusione per nessuno: se a qualcuno interessa il nostro appoggio, si presenti qui, senza pregiudizi di sorta, confrontiamo i programmi e poi decideremo. Pur di fare il bene di Thiene mi alleerei anche col diavolo”.
Redazione AltoVicentinonline