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Amministrative Schio. Cunegato: ‘Chi usa il tema sicurezza per fare leva sulle masse è scorretto. Ci si basi sui dati certi e non sui sensazionalismi dei giornali’

“Puntare sulla sicurezza in campagna elettorale in una città come Schio serve solo a manipolare le coscienze. Serve a terrorizzare le masse. Non nego l’esistenza del problema, ma sottolineo che bisogna prendere provvedimenti basandosi sul numero reale dei reati e non sul numero di articoli che appaiono nei giornali”. Carlo Cunegato, candidato alle primarie del centrosinistra di Schio, non ci sta a sentire usare il delicato tema della sicurezza come punto di forza delle campagne elettorali. E ribadisce. “La sicurezza è un tema molto popolare che aiuta sempre ad attirare voti ma non è corretto giocare sulle debolezze delle persone per fare colpo su di loro”.

 

Seminare il panico per poi promettere soluzioni al problema quindi, secondo Cunegato, non è il comportamento corretto che un candidato Sindaco deve tenere. “Un amministratore deve valutare i dati reali – ha spiegato Cunegato – che si ottengono dall’analisi dei tassi di vittimizzazione, cioè il numero dei furti di auto, nelle case, atti vandalici, eccetera. Non ci si deve basare sul numero di articoli che escono nei giornali. Anni fa è stato dimostrato che i furti erano in diminuzione, mentre gli articoli nei giornali erano triplicati. E la gente di conseguenza era in preda al panico per colpa della delinquenza”.  Secondo il giovane candidato, bisogna anche considerare che i furti fatti nei supermercati o da persone disagiate che non riescono a mettere un piatto sulla tavola, non si possono considerare delinquenza, ma semplici casi di povertà che si possono combattere investendo sul Sociale o sull’integrazione.

 

“E’ chiaro – ha commentato – che anche Schio risente della crisi e ci sono più persone che faticano ad arrivare a fine mese. La microcriminalità in questi casi ha strada facile ed è logico che si debba cercare il modo per fermarla. Una soluzione è quella di ripopolare le piazze, un’altra è ordinare i rapporti tra le forze dell’ordine. L’importante, per intervenire in maniera concreta, è basarsi sui dati reali e non sulla propaganda. La propaganda prende come tema la sicurezza, lo elabora, lo distorce e lo ripete a getto continuo, convincendo la gente di qualcosa e manipolando le coscienze. E’ arrivato il momento di smetterla di voler vincere le elezioni in maniera scorretta. Se esiste il problema sicurezza sono i tassi di vittimizzazione a dirlo e l’amministrazione, nel caso fossi sindaco io, dovrà intervenire di conseguenza”.  

A. Bia.