di Natalia Bandiera
Quest’anno, come avranno notato i lettori che ci seguono da anni, abbiamo dato scarsa importanza alle Amministrative 2024. Per una scelta editoriale ben precisa. Le risorse sono sempre più povere e riuscire a dividersi nei vari Comuni che vanno al voto è quasi impossibile. Facciamo questo ‘lavoro’ quasi a titolo di volontariato perché non percepiamo sostegni pubblici. Ma quello che ci ha veramente indotto a seguire poco le dinamiche della campagna elettorale è la mancanza di interesse riscontrata dall’analisi delle letture degli articoli di politica da parte dei nostri lettori. Seguire le elezioni di un paese dell’Alto Vicentino significa dover dare per par condicio parola a tutti i concorrenti al ruolo di sindaco di quel Comune e quando lo abbiamo fatto in questa stagione, i numeri erano incredibilmente bassi. Ci siamo riuniti e abbiamo constatato che la media dell’utente di Alto VicentinoOnline preferisce di gran lunga altri argomenti come l’attualità, lo sport, ma soprattutto le storie personali fatte di sacrifici, resilienza e coraggio di chi ce l’ha fatta nonostante un male, una difficoltà economica o avversità della vita. L’indifferenza è “palpabile” anche sui social e gli interessati alla politica, secondo i dati raccolti, sembrano essere solo agli addetti ai lavori, cioè coloro i quali ambiscono ad una poltrona da primo cittadino o di consigliere comunale. Da qui la scelta di limitare anche spostamenti serali che comporterebbe il sacrificio di dover stare fuori, saltare la cena, lasciare i figli che non sempre hanno nonni o zii vicini.
Naturalmente questo è un discorso generale che non deve offendere nessuno in particolare, ci sono dei Comuni dove la campagna elettorale ha fatto emergere dei personaggi che ambiscono ad un ruolo istituzionale che hanno tutti i titoli per meritare, passando dal voto del cittadino che lo deve votare esercitando un diritto dovere quasi sacro per quello che è costato. In alcuni Comuni dell’Alto Vicentino sarà molto interessante scoprire chi vincerà data la caratura di chi si è messo in gioco per fare il bene della comunità e ascoltandoli tutti, è bello constatare che chiunque vincerà dopo l’urna saprà fare bene.
Le elezioni di Zugliano
Dopo aver fatto la premessa che la nostra testata non ha abbastanza risorse per ricoprire tutti i Comuni che vanno al voto, due lettori affezionati al nostro giornale ci hanno chiesto di seguire la campagna elettorale di Zugliano, dove il sindaco uscente si ricandida al terzo mandato. Sandro Maculan, l’ultima volta, ha corso da solo dato che il centro destra non era riuscito ad organizzare una lista per contendersi la poltrona da sindaco. Ci precipitiamo, in una serata invernale, a seguire la presentazione ufficiale di Dennis Bozzo. Riportiamo fedelmente i dettagli di una serata che sembra promettere bene. La Sala Zagorà è piena di gente e quella partecipazione popolare stimola la raccolta dati per redigere un articolo degno di un ragazzo giovane, che ha già un’esperienza amministrativa, rassicurante, e pieno di voglia di fare il bene del paese.
L’altro giorno, ci chiama un lettore e ci chiede se siamo disponibili a moderare un incontro pubblico per mettere a confronto Sandro Maculan e Dennis Bozzo. Ci dice che sia il primo che il secondo hanno detto si. Nonostante siamo tirati dalla giacchetta da molti altri paesi che richiedono la nostra presenza, diciamo che per via eccezionale presenteremo la serata. Rinunciamo anche al compenso che si dovrebbe quando hai un titolo professionale e non lavori per sport, come qualcuno pensa. Ci organizziamo e prepariamo una serie di domande per imbastire il “duello” dialettico tra i due aspiranti sindaci. Nel frattempo però ci rendiamo conto che da oltre un mese, non abbiamo mai dato parola al candidato Maculan, al quale per legge occorre dare visibilità per par condicio visto che ne abbiamo già data a Bozzo. Nel frattempo il silenzio regna sovrano e, nonostante pubblicamente Bozzo abbia accettato il confronto pubblico, non si fa più sentire e quindi non sappiamo cosa voglia fare. Lo sollecitiamo a tutte le ore e lo chiamiamo al telefono.
Non sappiamo come, con il silenzio, il candidato Bozzo volesse visibilità sul nostro giornale, sta di fatto che oggi pomeriggio la moglie Alice ha scritto un post pubblico accusandoci di imparzialità. Non vogliamo le scuse, non ce ne facciamo niente: volevamo solo spiegare ai numerosi lettori che seguono Alto Vicentino Online del perché, ormai, siamo stanchi e nauseati di una ‘bassa’ politica locale, dove ai progetti e al bene della comunità in un momento storico complicato, si dà precedenza al pettegolezzo e alla polemica sterile che non giova a chi ambisce a ricoprire certi ruoli.
E poi non ci stupiamo del perché la gente sia disinteressata e preferisca andare a camminare piuttosto che a votare.