Non è il silenzio di chi non ha niente da dire, ma un momento di analisi e ragionamento perchè il candidato sia quello giusto, in grado di battere Gianni Casarotto. ‘Abbiamo una rosa di candidati molto validi, ma non sarà il partito a scegliere bensì i thienesi, che avranno un ruolo diretto in queste amministrative 2017’.
Marino Finozzi, consigliere regionale della Lega Nord e punto di riferimento del Carroccio nell’Alto Vicentino, non si scompone più di tanto nell’apprendere l’ufficializzazione della ricandidatura di Casarotto, che ci vuole riprovare ed ha affidato alle pagine de Il Giornale di Vicenza, le strategie politiche che caratterizzeranno la campagna elettorale.
‘Abbiamo deciso che ci sarà una consultazione popolare perchè il volere della Lega è quello di far correre per la poltrona di primo cittadino di Thiene la figura che è più si avvicina a quella che i thinesi vogliono. Questo vuol dire scavalcare le logiche dei partiti, mettere tutto nelle mani della gente comune. Casarotto parla di abbassare i simboli dei partiti, ma lo sappiamo benissimo da chi è composta la sua coalizione.
Quindi il silenzio della Lega è quello di chi sta valutando i passi giusti per vincere?
Di sicuro il partito più votato in Veneto alle scorse regionali non farà la comparsa. La Lega Nord ha governato per anni Thiene. Schneck e Busetti sono stati due ottimi sindaci e quello che adesso si deve puntare a fare è riportare la città ad avere quel ruolo di primo piano nell’Alto Vicentino.
Casarotto ha dichiarato che la sua coalizione raccoglie sia il centro destra che il centro sinistra. E’ davvero così?
No. Il centro destra è quello che si sta organizzando per vincere le elezioni contro di lui, quello che punta a fare riappropriare Thiene di quel ruolo di città che sa farsi valere sul territorio.
Thiene è sempre stato considerato un ‘feudo leghista’, è ancora così?
Non ci sono dubbi. Basta ricordare due anni fa, quando arrivò Matteo Salvini. Tutti i thienesi si sono riversati in piazza per acclamarlo, per ascoltarlo. Oggi la Lega Nord ha un consenso anche a livello nazionale, del quale non si può tenere conto. E’ un buon momento e con il candidato giusto si vince. L’Alto Vicentino tutto è leghista. Se abbiamo perso il ruolo in Provincia è solo perchè nel frattempo, è cambiata la legge che ha negato al popolo di eleggere chi voleva.
Natalia Bandiera