Tagli ai vitalizi, stop alla grande distribuzione a favore del commercio di vicinato, revisione dei project financing, tutela del lavoro, riduzione delle Asl (Aziende Sanitarie Locali).
Sono depositati già da venerdì scorso in Consiglio Regionale i primi 18 progetti di legge a firma del rinnovato Governatore Luca Zaia. Sono le prime strategie da mettere in cantiere velocemente sottoponendole all’esame delle varie commissioni consiliari permanenti, perché, come ha detto spesso Zaia in campagna elettorale, non c’è tempo da perdere.
“Ritengo sia opportuno mettere subito le carte in tavola nell’interesse dei cittadini – ha detto Zaia – perché il primo impegno è mantenere gli impegni”.
In primis, tagli ai tanto detestati vitalizi dei politici, non solo in Veneto ma in tutta Italia. Il Consiglio Regionale sottoporrà l’approvazione di un progetto di legge costituzionale con valore retroattivo, mirato all’abrogazione dei vitalizi, eliminando perciò tali privilegi, incluso l’assegno di fine mandato. Si procede poi con l’istituzione di un fondo regionale per il patrocinio gratuito a sostegno dei cittadini veneti colpiti dalla criminalità, e all’unificazione dei fondi di rotazione regionali allo scopo di delineare un sistema organico, efficiente ed efficace, di modalità di intervento e sostegno al sistema produttivo regionale.
Per quanto riguarda le politiche del territorio, si fissano nuove disposizioni per il contenimento del consumo di suolo, la rigenerazione urbana e il miglioramento della qualità insediativa con le quali, il problema del risparmio del consumo di suolo viene affrontato in modo organico (non solo blocco delle espansioni, ma anche razionale uso dell’esistente, recupero di aree dismesse, attivazione di azioni di rigenerazione urbana, misure di mitigazione, utilizzo di strumenti innovativi come il credito edilizio). Il PI (Piano degli Interventi) e il PRG (Piano Regolatore Generale), è fissato in due anni il termine di decadenza per le previsioni di piano relative a nuovi insediamenti non attuate, in questo modo si risparmia suolo e si valorizzano le costruzioni esistenti. Quindi, stop al proliferare di speculazioni immobiliari che fanno da ‘contenitore’ per la grande distribuzione che, al suo posto, lascerà campo libero ai negozi di vicinato e alla piccola distribuzione.
Alla luce delle mutate condizioni economiche e delle note vicende giudiziarie che hanno colpito anche il Veneto, saranno sottoposti a revisione i project financing in corso e quelli in fase di start-up, in modo da verificare esigenza e sostenibilità del progetto di finanza.
In materia di politiche economiche e del lavoro, la Giunta Zaia si metterà a capo delle procedure di gestione delle crisi aziendali e dei contratti di solidarietà, nonché di quelle relative al funzionamento del sistema informativo lavoro e della rete dei servizi per il lavoro. Si dispongono inoltre interventi in favore dei giovani e delle future generazioni in quanto la grave crisi finanziaria ha trovato un’Italia che Zaia definisce “impreparata, costretta a mettere in atto politiche di rigore e contemporaneamente incapace di promuovere politiche di sviluppo, acuendo lo scontro tra generazioni, e di fatto decretando l’impossibilità per le nuove generazioni di costruirsi un futuro. Con la programmazione regionale si mira quindi ad integrare il mondo della scuola e della formazione con quello del lavoro, facilitando gli stages, il tirocinio formativo e l’apprendistato, la promozione di masters, lo sviluppo di progetti innovativi e sperimentali, il sostegno a start up e libere iniziative”. Anche la Scuola avrà le sue rivincite: la nuova Giunta del Veneto dispone una organica disciplina innovativa del sistema educativo regionale riconsiderando, in coerenza con la normativa nazionale di riferimento e il quadro europeo, la centralità della persona e coniugando l’istruzione e la formazione professionale. Sarà introdotto il “Contratto regionale di attività” come nuovo modello di welfare to work e di flexicurity a favore di soggetti che non hanno mai avuto un’occupazione e si affacciano per la prima volta sul mercato del lavoro.
In materia di valutazione delle politiche pubbliche e degli effetti della legislazione si fissa il blocco delle nomine, con relativo commissariamento, degli organi degli enti strumentali della Regione in scadenza con la fine della legislatura consentendo in tal modo di evitare gli ostruzionismi del passato al completamento delle razionalizzazione di tali enti già avviata per legge. Si dispone inoltre la razionalizzazione delle sedi – con accorpamento di esse nel contesto del compendio degli immobili di proprietà della Regione situati nei pressi della Stazione Ferroviaria di Venezia-Santa Lucia e la semplificazione, per quanto di competenza della Regione trattandosi di materia principalmente statale, delle procedure di alienazione patrimonio immobiliare.
In materia di politiche socio-sanitarie sarà istituito l’ente di governance della Sanità regionale veneta, denominato ‘Azienda Zero” e si riducono a dimensione provinciale gli ambiti territoriali delle Aziende sanitarie locali. Le liste d’attesa saranno sotto stretto controllo della Regione per ridurne i tempi e ci sarà un nuovo e moderno modello organizzativo e gestionale.
Anna Bianchini