Un nuovo, importante passo avanti nel cammino di fusione tra Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi. Dopo il deposito del progetto al Registro Imprese, alla fine di giugno, è arrivato in questi giorni il via libera da parte dell’esperto nominato dal Tribunale (la Dott.ssa Martina Valerio, Studio Associato Valerio & Sperotto, Thiene), che ha confermato la validità del progetto che porterà a un “matrimonio alla pari” tra i due gestori: il 52% delle quote sarà detenuto dagli attuali comuni soci di Acque Vicentine e il 48% dagli attuali comuni soci di Alto Vicentino Servizi.
Ora la palla passa ai 69 Consigli comunali dei Comuni soci, che saranno chiamati nelle prossime settimane a votare la delibera di approvazione del progetto di fusione. Si tratta dell’ultima fase del processo apertosi nel dicembre dello scorso anno con il via libera delle assemblee dei soci e l’elaborazione, con il supporto di un advisor comune, del progetto di fusione. Quest’ultimo è già stato presentato ai sindaci, agli amministratori e consiglieri comunali con una serie di incontri organizzati nel territorio che hanno visto un’ampia partecipazione. L’obiettivo è di arrivare, dopo il passaggio nei Consigli comunali, all’approvazione nelle assemblee straordinarie a ottobre e quindi, trascorsi i tempi per le possibili osservazioni dei creditori, alla stipula dell’atto di fusione a dicembre e alla nuova azienda – con competenza su un bacino di 550.000 abitanti – operativa all’inizio del 2018. Per sottolineare l’importanza di questo passaggio i due Presidenti saranno presenti congiuntamente nei consigli comunali che si riuniranno per primi il 18 settembre ad Arcugnano (AVI) e il 22 settembre ad Isola Vicentina (AVS).
“Come già ipotizzato nello studio di fattibilità, sarà una fusione sostanzialmente alla pari con il riconoscimento del valore di concambio al 52%-48% – spiegano i due presidenti Angelo Guzzo e Giovanni Cattelan -. A contare nelle assemblee non saranno però le quote azionare delle singole società, ma il peso dei Comuni dato dal numero degli abitanti. Una scelta precisa per mantenere quel valore in più che la gestione in-house ha dato finora e continuerà così a dare: lo stretto legame con il territorio e, di fatto, la centralità dei cittadini attraverso i loro sindaci”.
La convenzione che norma i rapporti fra i Comuni – che assume anche la funzione di patto parasociale fra i Comuni soci – prevede la scelta degli organi della società con una rappresentatività ampia. Infatti è previsto un Cda di 5 componenti di cui 3 scelti dai Comuni maggiori che costituiscono il 50% +1 degli abitanti e 2 dai restanti Comuni. I Comuni minori eleggeranno due membri del collegio sindacale e i maggiori il Presidente. È prevista inoltre l’elezione di una commissione territoriale di 6 amministratori locali che avrà il compito di raccordo fra assemblea e consiglio di amministrazione.
Come già evidenziato dallo studio di fattibilità, le premesse alla fusione mostrano l’importanza di questa operazione: oltre al rispetto della normativa vigente sulle società a controllo pubblico, sui servizi pubblici locali e sugli affidamenti in house, questa è in linea con gli atti di indirizzo dell’AEEGSII e del Consiglio di Bacino Bacchiglione. La fusione permette inoltre di dare seguito e concretezza agli esiti referendari mantenendo da un lato il controllo pubblico della gestione del servizio e dall’altro rafforzando un operatore che potrà così avere una dimensione significativa a livello veneto e nazionale.
Con la fusione verranno confermati tutti i presidi territoriali di Alto Vicentino Servizi e Acque Vicentine (7 sportelli territoriali e 5 presidi operativi) e verrà individuata una nuova sede in posizione baricentrica: questo consentirà di garantire la presenza dei servizi all’utenza, una gestione diffusa nel territorio e una immutata attenzione alla qualità del servizio che oggi caratterizza le due società. Grazie a questa scelta, all’utilizzo di economie di scala e alle particolare sinergie territoriali, gli utenti potranno godere di servizi aggiuntivi e in prospettiva anche di un contenimento delle tariffe. Fino al 2019 sono confermati i piani tariffari e di investimento dei due gestori mentre dal 2020 si passerà a una tariffa unica con un piano degli investimenti comune. Il potenziale risparmio da parte della società è stimato, tra il 2017 e il 2022, in oltre 7 milioni di euro (pari al 2% anno).
A livello occupazionale non sono previsti tagli o ridimensionamenti.
I principali dati delle due società
Alto Vicentino Servizi
Soci: 38
Popolazione: 257.000
Valore produzione: 33 mln di euro
Dipendenti: 142
Investimenti (2015): 12.040.557
Reti: 4245 km tra acquedotto e fognatura
Acque Vicentine
Soci: 31
Abitanti: 293.000
Valore produzione: 40 mln di euro
Dipendenti: 145
Investimenti (2015): 14.894.000
Reti: 3.400 km tra acquedotto e fognatura