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“A La Casa anziani da altri Comuni, non si possono chiedere 10 euro alle famiglie di Schio”

“A La Casa risiedono anche anziani che vengono da fuori Schio, non ha senso chiedere 10 euro l’anno alle nostre famiglie per pagare le rette di chi non ce la fa da solo”.

Luigi Santi, esponente della Lega in consiglio comunale, si prepara all’incontro con Giuseppe Sola, presidente dell’Rsa per anziani, in commissione e, non condividendo la strategia di recupero di eventuali somme non pagate, attende anche una spiegazione vis à vis in merito al milione di euro che mancheranno nel prossimo bilancio.

Sulla stessa lunghezza d’onda Alex Cioni, capogruppo consigliare di Prima Schio, che si chiede “se il buco dipenda solo dal covid o se non ci siano altre ragioni conseguenti ad una gestione poco efficace”.

Cioni ricorda che “le RSA non sono tutte uguali, né per caratteristiche strutturali, né per servizi erogati, né per comfort e comodità. E’ quindi evidente che la libera scelta è un diritto riconosciuto anche per chi usufruisce di contributi pubblici sulla retta. Mi chiedo quindi, se  il presidente e il Cda si sono posti degli interrogativi sulle ragioni che hanno portato a perdere questi 15 posti letto che influiscono non poco nel bilancio complessivo dell’Ente” In merito all’idea di raccogliere 10 euro a famiglia, Cioni ritiene che si debba estendere la richiesta anche ai Comuni dell’area scledense, “visto che il Centro servizi “La Casa” è a Schio ma non è al solo servizio degli scledensi”.

Di parere diverso Leonardo Dalla Vecchia, capogruppo del Pd di Schio, secondo il quale “Occorre confrontarsi, discutere, comprendere e bisogna smetterla con gli attacchi. Nei giorni scorsi ho seguito la polemica sollevata da alcuni gruppi di minoranza in seguito alle dichiarazioni del presidente dell’ente La Casa – ha spiegato il leader del Pd – Io stesso mi sono detto più volte preoccupato, perché l’emergenza sanitaria e le scelte operate dalla Regione Veneto, rischiano di mettere in seria difficoltà l’Ente Scledense. Infatti, quando, nella scorsa primavera, il consiglio comunale ha redatto un documento di indirizzo per far fronte all’emergenza Covid come Gruppo consiliare PD abbiamo chiesto che venisse proprio inserito un punto specifico per sostenere La Casa. Da presidente della commissione consiliare quarta avevo già ricevuto la disponibilità dell’assessore e del presidente Sola per un’audizione in commissione, audizione che si terrà il 4
novembre.  A differenza di chi ha attaccato il presidente sulla gestione della Casa sulla base di grossolane semplificazioni, io voglio mettermi nei panni dei dipendenti, degli utenti e delle loro famiglie e comprendere la sfida enorme che stanno affrontando tra mille difficoltà. Credo che il mio compito da Presidente di Commissione sia anche quello di mettere tutti i consiglieri nella condizione di comprendere la situazione attuale, per operare le scelte migliori per la tutela e il sostegno dell’Ente, qualora fosse necessario e voglio ringraziare il presidente Sola per la sua grande disponibilità”.

A.B.