Il sindaco di Velo d’Astico Giordano Rossi è il nuovo presidente dell’Unione Montana Alto Astico, impostosi sull’altro candidato, il sindaco di Cogollo del Cengio Piergildo Capovilla per un plateale ‘abbandono del campo’ con tanto di ritiro della candidatura prima della votazione.
Rossi è infatti stato eletto all’unanimità venerdì ad Arsiero dal consiglio dell’Unione con i voti dei 15 consiglieri presenti (su 24 aventi diritto), tra i quali i sindaci di Arsiero, Tonezza, Laghi ed i consiglieri di opposizione di Valdastico Alberto Toldo e Riccardo Fimbianti di Cogollo.
L’abbandono del consiglio da parte di Capovilla, seguito dal sindaco di Valdastico Claudio Guglielmi, di Pedemonte Roberto Carotta e da altri 2 consiglieri che ne appoggiavano la candidatura, è avvenuto dopo una discussione animata che verteva soprattutto sul futuro dei servizi associati gestiti dall’Unione, messo in dubbio da più di un amministratore, in particolare proprio dai sindaci di Cogollo, Valdastico e Pedemonte.
Rendere realmente efficiente una Unione nata nel 2012 dalle ceneri della Comunità Montana Alto Astico Posina, che ha lo scopo principale di gestire in forma associata i servizi sociali e culturali dei paesi aderenti (Arsiero, Cogollo, Lastebasse, Laghi, Pedemonte, Tonezza, Valdastico e Velo) è stato il punto focale del dibattito che ha preceduto l’elezione del nuovo presidente, verso il quale Capovilla non ha lesinato critiche.
“Ho ritirato la candidatura perché la sensazione che Rossi fosse appoggiato dalla maggioranza dei consiglieri era chiara, e questo mi ha molto amareggiato perché sono convinto che Rossi sia solo la continuazione di un ente che deve essere cambiato, ed invece così non cambierà niente. Se l’Unione funziona, va bene, ma se non funziona come adesso, deve cambiare. Con Rossi rimarrà tutto uguale. Aveva anche detto che non si candidava ed invece si è candidato. Lui che è un sindaco della Lega Nord, è stato appoggiato da tutti gli amministratori di centro sinistra”.
“Nessuno nega che i problemi all’interno dell’Unione ci sono, e reali – ha commentato invece il neo eletto presidente – sia di tipo gestionale, economico e di liquidità. Io andrò lì per risolvere questi problemi, mentre Capovilla sarebbe stato un elemento di rottura controproducente. Io voglio ricucire i rapporti tra i comuni, e dare un senso al loro lavoro. Il futuro sarà quello di tendere una mano ai comuni ‘dissidenti’, ma i problemi riguardano tutti i comuni, non solo alcuni. Le soluzioni ci sono, i punti irrisolti ed i nodi da sciogliere li sistemeremo insieme, non servirebbero a niente due schieramenti armati’.
‘I battibecchi di ieri hanno di fatto hanno dimostrato – ha commentato alla fine della discussione il consigliere Riccardo Fimbianti, di Cogollo – come l’Unione sia da tempo spaccata in due. Il compito di Rossi sarà di ricucire questa spaccatura, ma non sarà facile. Perché molti sono convinti che non si può andare da nessuna parte se la struttura dell’Unione stessa non verrà snellita’.
Marta Boriero