“Due missionari veneti, coinvolti in episodi tragici per quanto differenti, in queste ultime ore hanno ricordato che il vero modo di vivere la fede religiosa, quale che essa sia, è il servizio agli altri non il fanatismo. Esprimo tutta la vicinanza dei veneti alla famiglia di Nadia De Munari e auguro una pronta guarigione a monsignor Christian Carlassare”.
Questo il pensiero del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, alla notizia del grave ferimento del vescovo eletto di Rumbek (Sud Sudan) – il più giovane di origini italiane – e all’indomani della tragica uccisione della missionaria laica in Perù, entrambi veneti della provincia di Vicenza.
“In ugual modo sto seguendo anche la vicenda di Nadia De Munari – conclude il Presidente Zaia -. Con il suo impegno umanitario di missionaria laica, portato fino al sacrificio della vita, resterà sempre un modello di quel Veneto solidale che non gira la testa dall’altra parte di fronte alle necessità del mondo. Mi unisco all’appello dei familiari affinché sia appurata la verità sul suo tragico destino”.
Anche il Presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza Francesco Rucco esprime la vicinanza dei vicentini e delle istituzioni vicentine a padre Christian Carlassare, missionario ferito in un agguato in Sud Sudan. Originario di Piovene Rocchette, è il vescovo più giovane del mondo, nominato da papa Francesco lo scorso 8 marzo.
“Un agguato vile -commenta Rucco- ai danni di un giovane che sta dedicando la propria vita e il proprio lavoro agli altri, ai più deboli, offrendo assistenza e sostegno. Padre Carlassare ha grinta e tenacia e di certo supererà questo difficile momento e tornerà dalla sua gente. Ma chi di competenza deve agire, i responsabili vanno puniti e va garantita sicurezza a chi, come padre Christian, ha nella preghiera l’unica arma di difesa.”
Rucco rivolge un pensiero anche a Nadia De Munari, missionaria laica uccisa in Perù. Anche lei vicentina, originaria di Schio. Anche lei a servizio dei poveri. “La polizia peruviana sta indagando sull’accaduto -afferma Rucco- quello che è certo è che in tanti la rimpiangono, famigliari, amici, ma anche tante persone che vivono nel disagio e nella povertà e che in lei avevano trovato un aiuto e un conforto.”