Un violento nubifragio come non se ne vedevano da tempo ha colpito Piovene Rocchette subito dopo le 14, creando non solo ingenti allagamenti ma anche una ondata di panico tra i residenti, terrorizzati che potesse tornare la famigerata ‘bomba d’acqua’ che aveva colpito tutto l’Alto Vicentino nell’agosto del 2014.

In pochi minuti molte case al pianterreno, in particolare della zona di via Levrena, Piazzale della Vittoria e via Laguna, sono state invase dell’acqua a causa del torrente d’acqua che è sceso in poco più di 15 minuti dalla valle del ‘Torontontòn’, alle pendici del Summano, che ha portato con sé detriti, ramaglie e fanghiglia, che si è riversata nelle strade del centro.

Nella zona di Riva di Frati, sede della Birreria Vecia, alcuni hanno assistito all’impressionante spettacolo di una cascata di acqua marrone che dal monte si è riversata a valle.

piovene nubifragio 10 luglio 2017

In poco meno di un paio d’ore i vigili del fuoco, con l’aiuto di alcuni dipendenti comunali, sono riusciti a sistemare alcuni magazzini invasi dall’acqua. Anche i residenti hanno avuto il loro bel da fare a pulire le strade.

Altri paese della valle, come per esempio Velo d’Astico ed Arsiero, sono invece stati colpiti in misura molto minore dal temporale, circoscritto proprio a Piovene.

Il sindaco Erminio Masero ha colto l’occasione per puntualizzare come la maleducazione di alcuni cittadini aggravi queste situazioni. ‘Nonostante i continui monitoraggi e la manutenzione – ha scritto pubblicamente – oggi la forte pioggia ha portato qualche disagio. Purtroppo alcune persone rendono vano il lavoro che si sta facendo, abbandonando ramaglie all’interno della valle e degli scoli esistenti, provocando così delle barriere al naturale scorrimento delle acque. Si raccomanda ancora una volta (sperando che chi deve intendere intenda) di non abbandonare ramaglie o usare come discarica le nostre valli’.

masero

Il primo cittadino ha anche anticipato una novità. ‘Abbiamo in programma numerosi interventi – ha detto al telefono – grazie a 50 mila euro già stanziati dalla Regione e a 45 mila euro messi a bilancio dalle casse comunali per il 2018. Serviranno per sistemare ulteriormente le zone nevralgiche delle pendici del Summano’.

Marta Boriero

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