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Piovene. Montagne prese d’assalto: Masero: “Chiudo il transito”. Zaia: “La democrazia ha delle regole”

Le immagini di un Veneto preso d’assalto non solo dai turisti che approfittando del sole si sono voluti godere la montagna, ma anche di intere famiglie arrivate da fuori regione per fare lo shopping pre-natalizio, sono state al centro del punto stampa di Luca Zaia oggi a Marghera.

Un governatore dai toni preoccupati, non solo per quanto sta accadendo nei nostri ospedali che sono al collasso da giorni per i numeri dei decessi che hanno superato i record abbondantemente, ma per un atteggiamento ‘liberista’ di chi non capisce che in questo momento bisognerebbe rimanere a casa. Che dovrebbe sforzarsi di collaborare rinunciando alla gita fuori porta, capendo il momento storico che stiamo vivendo e con una regione Veneto definita dall’Istituto superiore della Sanità ‘ad alto rischio’. Una regione che era un modello per il comportamento di cittadini più civili di altri, che con questa seconda ondata sembra non abbiano più lo stesso comportamento.

“In questo momento è come se stessimo camminando in un campo minato, dove le mine possono colpire chiunque. Il problema però è che la gente non ha la percezione del pericolo che corre. Fanno riferimento a chi del Covid ha esperienza di due giorni di febbre. Le persone stanno dimostrando di non cogliere la parte pericolosa di un virus che può provocare la morte e sono convinte che riguardi solo una certa fascia di età. E’ questo il problema, non c’è comprensione della situazione che stiamo vivendo e, credetemi, è difficile prendere delle decisioni con una maggioranza ‘liberista’ che ti contesta qualsiasi decisioni”.

Alla domanda dei cronisti presenti alla conferenza stampa sul perché non abbia preso ancora delle decisioni che impediscano situazioni rischiose di assembramento, Zaia ha espresso un concetto sublime della politica attuale, con un popolo che parla facilmente usando la parola ‘democrazia’, che in certe occasioni dovrebbe ricordarsi che questa ‘democrazia’ significa anche rispetto delle regole: “Negli ultimi 30 anni c’è stata una comunicazione da parte dei mass media che ha messo al centro il popolo, un cittadino che si sente protagonista e che poi si ribella quando dall’alto qualcuno cerca di fargli capire che ci sono regole di comportamento. Nel pomeriggio avremo una riunione per valutare eventuali decisioni a livello comunale per quei territori dove non si possono più registrare le scene che abbiamo visto durante questo fine settimana”.

Nell’Alto Vicentino,  hanno colpito le dichiarazioni di Erminio Masero, sindaco di Piovene Rocchette, che si è rivolto direttamente in Regione per poter chiudere il suo Comune ed impedire di conseguenza il transito verso gli altopiani di Asiago e Folgaria.

“La politica non mi interessa – ha detto – Oggi stesso ho scritto in regione per cercare di chiudere il territorio piovenese in modo da evitare il transito verso gli altipiani di Asiago e Folgaria”.

Pungo deciso, quello del sindaco di Piovene, che nel mare di incertezze di questo periodo, si è fatto notare per non avere timore di ‘scontentare’ quelli che vogliono fare quello che vogliono e quando vogliono loro.

Dello stesso avviso Cristina Guarda, consigliere regionale di Europa Verde, che rivolgendosi direttamente a Luca Zaia ha commentato: “Hai potere per mettere più restrizioni, invece fai il Ponzio Pilato. L’autonomia più bella che ci sia: quella dello scaricabarile quando i giochi si fanno duri”.

di Redazione AltovicentinOnline