Chiude l’accesso al centro di Cogollo del Cengio per i non residenti e rimangono i semafori a Piovene Rocchette per tutelare gli abitanti del centro storico ed evitare che le prossime domeniche, con la bella stagione e la voglia di andare in montagna, gli abitanti dei due Comuni si trovino con code interminabili di macchine e frastuono ininterrotto sotto casa.
Sono ancora accese le polemiche di quanto accaduto domenica 21 giugno. Le strade che conducono alle montagne dell’Alto Astico e dell’Altopiano prese d’assalto da migliaia di auto e gli abitanti di Cogollo e Piovene stremati dal traffico esagerato. Stremati loro, ma anche molti turisti, i quali non hanno compreso che le strade sono sempre quelle e se il traffico aumenta, non c’è nulla da fare se non aprire strade nuove. Come l’autostrada Valdastico Nord, ad esempio.
La pensa così soprattutto Erminio Masero, sindaco di Piovene Rocchette, che non riesce a comprendere come le stesse persone che si stracciano le vesti contro il prolungamento della Valdastico Nord siano le stesse che poi si lamentano per il traffico sostenuto nei giorni di festa.
“Voler andare in montagna di domenica percorrendo le strade normali e pretendere che non ci sia traffico è una cosa che non ha senso – ha detto – Io stesso ieri sono andato al mare e mi sono fatto oltre due ore di coda in determinati punti, dove non c’è l’autostrada. Ma la gente si rende conto che sta andando a svagarsi e percorre strade normali? Completare l’autostrada è l’unica soluzione possibile”. Secondo il primo cittadino di Piovene, il problema del conosciuto da anni e quando si dice ‘no’ all’autostrada, a suo avviso bisogna comprendere che non ci sono vie alternative.
“Tutti devono essere responsabili delle proprie azioni e devono dire tutti ‘sì’ all’autostrada a tutti i costi – ha commentato – Spingo da tempo per la variante della sp349 e la circonvallazione di Piovene Rocchette dal casello attuale affiancato alla sede dell’autostrada, che conduca a Cogollo e devii il traffico dal centro di Piovene. L’idea di togliere i semafori per rendere più scorrevole il traffico non la condivido, per cui i semafori rimangano lì. Se non vogliono l’autostrada, continueranno a patire le pene dovute agli intasamenti. Ma non capisco perché la gente si lamenti così tanto di questo tratto, per andare al mare è lo stesso. Si va a divertirsi e bisogna sopportare anche il traffico del ritorno. Succede a Jesolo, in Costa Amalfitana, in Liguria, nelle Dolomiti e nelle altre montagne. Togliere i semafori a Piovene significa non far uscire più le persone da Rocchette e dal centro. Non possiamo mettere la polizia così tante ore su due incroci, spendendo un sacco di soldi per eliminare un problema di un altro comune. Dobbiamo fare l’autostrada. Io devo tutelare il mio comune e uso la Polizia nel modo migliore. Prima danno il via all’autostrada meglio è. Quando ero bambino ho fatto con mio papà il viaggio inaugurale dell’autostrada, ora sono nonno e se ne parla ancora – ha concluso Masero – E’ assurdo ed è una vergogna vedere i soldi dei cittadini buttati in chiacchere e carte. O fanno l’autostrada o mi devono almeno portare il traffico al di là del ponte Sant’Agata”.
La pensa in modo diverso Piergildo Capovilla, sindaco di Cogollo Del Cengio, che individua nella chiusura del Ponte dei Granatieri di Caltrano per lavori in corso una parte del problema. “Chiuderemo l’accesso al centro del paese la domenica e sarà aperto solo ai residenti – ha commentato – Il traffico nella provinciale sarà comunque intenso e ci sarà inquinamento, ma almeno salvaguarderemo i cittadini che vivono in centro. In questo weekend non si immaginava nessuno questo traffico, dovuto sicuramente alle belle giornate Un traffico più sostenuto del solito che ha provocato un intasamento anche sul ponte Sant’Agata. A Piovene i semafori funzionano e creano intasamento, io avevo fatto proposta di togliere il semaforo e mettere dei vigili negli orari di punta, per agevolare il traffico, ma la mia offerta non è stata accettata”.
Anna Bianchini