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E’ polemica a Piovene sulla “41^ Zanè Monte Cengio”: è iniziata la campagna elettorale

A due giorni dalla competizione ciclistica “41^ Zanè Monte Cengio” prevista per il giorno 05 agosto 2023, si è risolta la polemica riguardante il rischio di far saltare il passaggio dei ciclisti dal Comune di Piovene Rocchette. Al centro del dibattito l’opposizione della Lega e il sindaco Erminio Masero.

Tutto è partito da Luca Carollo, consigliere di minoranza, il quale spiega di aver ricevuto il 7 luglio da alcuni organizzatori della gara, i due dinieghi del Sindaco inviati alla Prefettura. Nei documenti si informava di una serie di criticità che non permettevano, secondo il primo cittadino, il passaggio della competizione a Piovene, come la data prevista che sarebbe stata caratterizzata, da un punto di vista turistico, da intenso traffico peraltro in giornata da “Bollino Nero”, della mancanza di supporto da parte del Consorzio di Polizia Locale e di due intersezioni regolate da impianti semaforici posizionati nel percorso di gara che, senza adeguata sorveglianza, non potevano rimanere attivi. Questo ha spinto Carollo a procedere con un’interrogazione agli atti: “Ho ricevuto successivamente la telefonata del Sindaco, voleva sapere il motivo per il quale li stavo chiedendo. Ho risposto che con due campioni come Zana e De Pretto, di cui quest’ultimo di Piovene l’anno scorso ha vinto questa gara, e con un cartellone enorme che abbiamo che sponsorizza la presenza di Zana, mi sembrava assurdo che proprio Piovene non si interessasse. Visto che il Sindaco si è sempre pregiato del fatto che, giustamente, è il ‘Sindaco delle associazioni’, mi è sembrato strano che, dopo essere anche stato il Presidente degli Alpini e che l’attuale Presidente è suo assessore, non ci fossero volontari. Il discorso sulla sicurezza è quello che si presenta di ogni manifestazione. Inoltre ci siamo pregiati di avere a Piovene un ufficio di Polizia Locale: chiaro che è un costo che va a scapito della cittadinanza, anche se ricordo che grazie all’aumento del 60% dell’Irpef 100mila euro in più all’anno ci sono da poter gestire, ma se abbiamo anche un Consorzio di Polizia non vedo perché creare problemi che non ci sono”.

In tutto questo Adriano Zambon, presidente OES, ‘Organizzazione Eventi Sportivi ADS’ il 17 luglio rassicura il Comune e chiede nuovamente il rilascio del Nulla Osta allo svolgimento della gara, “garantendo che la viabilità e la sicurezza del percorso di gara tra i veicoli di Inizio e Fine Gara sarà garantita dal personale di Scorta tecnica abilitato presente alla manifestazione, sotto la diretta responsabilità dell’organizzatore, sollevando da ogni responsabilità in comuni interessati”. Carollo contesta questo temporeggiare sul piano della sicurezza dato anche dal fatto che nella descrizione iniziale della gara inviato ai Comuni dagli organizzatori, era scritto a chiare lettere il fatto che non fosse richiesto il servizio scorta Polizia stradale e ma che si richiedeva solo la presenza lungo il percorso di volontari della protezione dei vari comuni di transito e 18 moto abilitate al servizio di Scorta Tecnica.

“Ben venga che dopo l’interessamento della minoranza il Comune si sia dato da fare, – aggiunge Carollo – ma non deve passare che sia stato un ripensamento suo, è grazie all’interrogazione, che avrei fatto anche scritta se non si fosse smosso qualcosa, che la gara si farà”. La posizione del sindaco Masero invece è totalmente differenze, in quanto sostiene di aver seguito scrupolosamente le normali linee guida che si attuano dopo la richiesta di una manifestazione, e di non riconoscere questa diatriba che si è andata a creare, secondo lui senza fondamento: “Non vedo il motivo della polemica, abbiamo risolto tutto entro i termini. I leghisti dovrebbero imparare a governare un paese, non si possono inventare le cose. Il Prefetto ha disquisito le nostre richieste che aveva fatto il Comune di Piovene, Caltrano e Velo D’Astico, e ha accolto che i gestori della gara si assumono tutte le responsabilità, quello che volevamo noi. L’inghippo era solo questo, di aspettare che ci fosse una disquisizione emessa dal Prefetto e siamo riusciti ad ottenerlo. In una riunione alla presenza delle forze dell’ordine e non dei Comuni, hanno concluso che la responsabilità ricadeva sugli organizzatori. Ho inviato il Nulla Osta come correttamente si doveva fare”.

La polemica ha fatto scendere in campo anche l’ex sindaco Maurizio Colman, che qualche settimana fa ha dichiarato ufficialmente di volersi ricandidare per la poltrona di primo cittadino: “Essendo un appassionato di biciclette l’idea del mancato passaggio della gara sportiva mi ha innervosito non poco e trovo assurdo che solo a tre giorni dall’evento si sia trovata la soluzione. Se a noi leghisti rimprovera la non capacità di amministrare, l’essersi ridotto a ridosso della competizione senza aver chiaro cosa poteva fare e non fare cosa vuol dire? Con la presenza di due grandi campioni che stanno facendo bellissime imprese a livello mondiale, dovrebbero stendere il tappeto rosso. La verità è che grazie alla “pressione” data dall’interrogazione avremo la gara ciclistica. Abbiamo rischiato di non avere a Piovene una gara così importante”.

Insomma, come si è capito, a Piovene Rocchette c’è già aria di campagna elettorale che è entrata nel vivo.

Laura San Brunone