Da 75 a 200 euro, in buoni pasto e con lo scontrino parlante. Dai primi giorni della prossima settimana saranno spendibili i 47mila che Roma ha stanziato a Piovene Rocchette per ‘emergenza alimentare’ al tempo del Coronavirus. L’appello del sindaco: “da usare nei negozi che si sono resi disponibili e non si compera alcol”.
Intanto si lavora alacremente negli uffici comunali, “stiamo raccogliendo le domande dei nostri cittadini. A campione, e anche tramite la Guardia di Finanza, faremo dei controlli sulle richieste-continua Erminio Masero, primo cittadino di Piovene Rocchette- Verrà data la priorità a quei nuclei familiari con figli minori o in presenza di disabilità. Coperte le richieste urgenti psi prevede l’acquisto diretto di generi alimentari per la fornitura di pasti a domicilio per le persone sole, anziane o con fragilità sociali attestate dall’assistente sociale”.
Tra i criteri usati per compilare la lista dei beneficiari anche il saldo in banca del richiedente non superiore ai 5mila euro. Il tutto per arrivare ad una distribuzione dei buoni che corrisponda quanto più possibile alle esigenze o criticità dei piovenesi. “Inizialmente si parte con dei buoni spesa da 25 euro – spiega ancora Masero- Allo scopo di dare la possibilità di spesa anche nei piccoli esercizi di vicinato. Fissando poi il contributo in base al numero di persone che compongono la famiglia: se da un persona sarà di 75 euro, per due 125 euro, per tre 150 euro e infine 175 e 200 euro se il nucleo familiare è formato da 4 e 5 persone”.
Buoni spesa che si potranno presentare a quei negozianti che avranno nel frattempo raccolto l’invito dell’amministrazione comunale: “andando così a formare un elenco aperto dei negozi dove utilizzare i buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari -spiega ancora Erminio Masero- Con la disponibilità data l’esercente dovrà garantire l’emissione dello scontrino identificativo ‘parlante’. In pratica alla cassa il cliente deve presentarsi, oltre che col buono, anche con la tessera sanitaria. Il negoziante, poi, verrà rimborsato dal Comune fornendo copia dello scontrino e del buono spesa ricevuto”.
Paola Viero