Si è insediata non senza colpi di scena la nuova Giunta del Capovilla bis, fresco della riconferma che lo ha visto premiato col 55% delle preferenze con la compagine “Rinasci Cogollo”.
A far parlare il paese – oltre la vittoria non scontata – il risultato personale di Sofia Zordan, già vice sindaco, che aveva staccato tutti con 205 voti, un record di preferenze senza precedenti che non poteva che far presagire una sua riconferma nello scranno più vicino al primo cittadino.
Così però non è stato e contro ogni previsione la Zordan non avrà alcun posto in Giunta: a lei, il Sindaco Capovilla ha preferito Sabrina Bassa – quarantaquattrenne libera professionista residente a Caltrano – che con 78 preferenze aveva comunque conseguito un buon risultato personale benchè molto lontano dalla più esperta collega di lista.
Ma oltre a questa ‘rivoluzione rosa’, a Cogollo le novità continuano: fuori dalla Giunta anche l’ex Assessore Dal Santo che per questo nuovo mandato sarà un consigliere semplice cedendo la delega allo sport e allo turismo a Giuseppe Pozzer, informatico cinquantunenne alla prima esperienza amministrativa.
Nuovi alla politica anche gli altri due nominati della Giunta cogollese: al Bilancio andrà la giovane Debora Ossato – trentenne appassionata di motori – mentre Erik Zorzi quarantaseienne tecnico idraulico si occuperà di patrimonio pubblico e manutenzioni.
Il Sindaco terrà per sé la gestione del personale, i lavori pubblici e la delega all’edilizia privata.
Gli altri consiglieri che andranno a completare la squadra della maggioranza, oltre a Sofia Zordan e Diego Dal Santo, sono Walter Zorzi – cognato del Sindaco – e Ronnie Zanini artefice di molti video sul paese utilizzati durante la recente campagna elettorale.
In una seduta ancora una volta a porte chiuse a causa delle stringenti misure anti-covid adottate dall’ Amministrazione Capovilla, il Sindaco ha infine nuovamente ringraziato i neo eletti promettendo che come nel suo stile alle parole seguiranno subito fatti, su tutti la realizzazione di un centro diurno grazie ad un lascito privato particolarmente cospicuo.
di Redazione AltovicentinOnline