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Chiuppano. 50 posti a rischio nella logistica della Gas: “Intervenga la Regione”

50 persone che lavorano nel comparto logistico alla Gas di Chiuppano rischiano il posto di lavoro e i sindacati chiedono a gran voce l’intervento della Regione.

Lo sciopero che va avanti ad oltranza e che anche questa mattina ha visto i lavoratori della cooperativa Avior in presidio davanti all’azienda, non ha portato i risultati sperati e la situazione sembra sul punto di precipitare.

“Chiediamo alla Regione Veneto di aprire un tavolo per salvaguardare i posti di lavoro – ha dichiarato Romeo Barutta, segretario regionale della Filt Cgil – La situazione nel cantiere della Gas è grave e cinquanta lavoratori rischiano il posto”.

L’incontro di 3 ore, organizzato a Chiuppano tra Barutta e i rappresentanti del ‘Gruppo Roger Spa’ e della ‘cooperativa Avior’, entrambe realtà con sede il Lombardia, non ha prodotto risultati.

La vertenza riguarda 50 lavoratori che si occupano della logistica della Gas Jeans, che lamentano salari precari e intermittenti e temono che non siano stati versati correttamente i contributi previdenziali.

“L’incontro che ha prodotto un nulla di fatto – ha affermato Barutta – Anzi, si è addirittura concretizzato il pericolo temuto, ovvero che la situazione stia precipitando e che lo sciopero abbia evidenziato tutte le criticità di una filiera troppo lunga e di conseguenza di una catena di irresponsabilità”.

Il rischio è che il 70% dei lavoratori possa essere licenziato.

“La ristrutturazione in casa Gas – ha proseguito Barutta – evidentemente finisce per colpire coloro che sono in una posizione più debole. Non è stato fatto nessun passo avanti sulla vertenza per regolarizzare i contributi di oltre un anno di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici e riuscire ad applicare l’intervento del fondo del settore per il calo di produzione. La situazione è kafkiana: le aziende dicono di aver effettuato i versamenti all’Inps, ma non forniscono le prove. E il sindacato verificando all’istituto di previdenza non trova traccia dei pagamenti. Abbiamo proposto un contraddittorio con l’Inps – ha aggiunto Barutta – ma la controparte non accetta. Alla luce di questa grave situazione ci siamo appellati alla responsabilità sociale del committente chiedendo un intervento immediato e risolutivo che potrebbe giungere nei prossimi giorni”.

Vista la situazione, Romeo Barutta ha informato l’assessorato regionale al Lavoro e l’assessore Elena Donazzan: “Ci appelliamo alla sua disponibilità di organizzare un tavolo urgentissimo per mettere insieme tutti gli attori coinvolti, finalizzato a conservare l’occupazione e il futuro del noto marchio del fashion vicentino – ha concluso il sindacalista – Non ci fermeremo finché non ci saranno dei gesti concreti, il che significa dare ai lavoratori i loro soldi e pagare in contributi”.

Domani proseguono lo sciopero a oltranza ed il sit-in.

di Redazione Altovicentinonline