RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno, sono un ragazzo fortunato perché non c’ è niente che ho bisogno” canta Lorenzo Jovanotti. E poi ancora: ” E’ questa la vita che sognavo da bambino”. Si, sono un giovane che ha la fortuna di vivere in un contesto famigliare medio borghese dell’ Alto Vicentino. Faccio i lavori che mi piacciono. Nel mio tempo libero mi dedico alla musica, alle arti, alla fotografia. Ma non e’ così per tutte e tutti. Anche se i titoli dei giornali danno un tutto esaurito per i ristoranti di Pasqua, una grossa fetta si trova a fare i conti con una crisi sociale sempre più evidente. Abbiamo molti poveri, lasciati soli nelle nostre città, e anche nella nostra piccola Thiene. Ne sono a conoscenza perché nel mio piccolo aiuto qualche persona prendendo contatti con i servizi sociali, le imprese, le associazioni. C’ è molta solitudine, abbandono. Sia in ragazze e ragazzi sui 20 – 25 anni ( spesso lasciati soli anche dalle famiglie di origine) e da persone più mature che non hanno mai avuto la fortuna di essere ascoltate e hanno così vissuto una giovinezza reprimendo le loro emozioni più profonde. Questa classe politica italiana non e’ più in grado di fornire delle risposte. Viviamo in un’ epoca molto distorta che porterà a gravi conseguenze in molti individui. Perche’ come scriveva qualche giorno fa il teologo Vito Mancuso che ” la pace e’ un fatto individuale”. Non succederà mai una pace mondiale, perché solo nel cuore possiamo avere segni di speranza e prosperità. Di cosa avrebbe bisogno questa nostra società dis – uguale? Sicuramente di una politica migliore e più grintosa da destra a sinistra. Una risposta e una rete di vicinanza alle fasce più deboli. E poi io sono convinto di un grosso cambiamento che si potrebbe fare : un Reddito di Base, Universale! Lo Stato dovrebbe garantire a tutti ( soprattutto alle categorie già citate) un minimo di entrata economica. Un reddito di tale intensità garantirebbe finalmente una dignità e una pace sociale. Si, porterebbe a una serenità del cuore. Chi mai unisce cuore ed economia in questo sistema che uccide e reprime? Abbiamo bisogno di una ” piccola Economia” equa che parta dai grandi sistemi di questo Paese. Garantire a tutti, specialmente ai senzatetto, ai migranti, ai giovani, ai precari un’ entrata di dignità. Sempre. Ogni mese. Sono convinto questo sia un primo segnale di cambiamento. Non possiamo più accettare che persone deboli siano lasciate così sole e abbandonate. Ce lo chiedono per il loro futuro. Nel nostro piccolo, vedo anche una rete di piccoli aiuti e di persone competenti che si danno da fare. Vediamo i buoni pasto estesi anche a questo 2022 o i comuni che aiutano famiglie a pagare le bollette. Nel piccolo le cose funzionano anche. Ma e’ nel grande spazio della politica che bisogna Resistere e continuare a bussare. La pace dentro e la pace sociale inizia così, da piccoli segnali di cambiamento e di apertura.
( Cicoria Red), Thiene