Le stanze panoramiche in montagna “rappresentano proprio l’esatto contrario di uno sviluppo sostenibile in alta quota, ovvero, la montagna usa e getta. Con questa nuova norma, giustamente osteggiata dal Cai e dalle associazioni ambientaliste, viene autorizzato un turismo di lusso che niente ha a che vedere coi valori fondanti le Terre Alte quali la lentezza e, soprattutto, il rispetto dell’ambiente circostante”. E’ quanto dichiara in una nota il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale del Veneto, Arturo Lorenzoni. La questione approda oggi in aula e per Lorenzoni “rischia di passare il concetto che l’uomo è padrone della montagna stessa e che lì può farci quel che meglio crede, senza alcun riguardo”. In ballo c’è l’ok alla costruzione sopra i 1.600 metri “di strutture per due persone, dove per passare una notte bisognerà sborsare centinaia di euro, e la legge permette l’edificazione di due stanze panoramiche per ogni Comune”. Ciò che più colpisce Lorenzoni “che sarà possibile realizzare soltanto stanze panoramiche a due letti. Personalmente, la interpreto così: uno va lassù con il proprio partner e ci passa la notte assieme. Stop. Ma la montagna è di tutti, non solo di chi ha i soldi per queste esagerazioni che peraltro sono fuori luogo. Niente gruppi di amici o altro, saranno ammesse unicamente le coppie. Siamo messi male- conclude Lorenzoni- se queste sono le politiche progettate per salvare le nostre terre alte”.
“Stanze panoramiche? Lusso per coppie”. Si allarga il fronte del no
Alberghi panoramici. Pd: “Rinvio provvedimento è segnale di forti difficoltà e dissenso interno alla maggioranza”.
“La decisione di rinviare al 20 febbraio la discussione sul progetto di legge della Giunta riguardante il via libera agli alberghi in alta quota, è molto eloquente. Uno stop motivato dall’assenza, probabilmente strategica, dell’assessore Caner. Di sicuro, il mal di pancia all’interno del centrodestra è ormai innegabile”. Questa la presa di posizione del gruppo dei consiglieri regionali del Pd Veneto, che arriva per voce di Andrea Zanoni.
“È la prima volta che assisto ad un dissenso così marcato su un progetto di legge della giunta regionale. La contrarietà a viso aperto del leghista Favero, è infatti solo la punta dell’iceberg di un malessere ampio tra le fila della maggioranza. Evidentemente il lavoro di sensibilizzazione e riflessione sulle conseguenze del provvedimento svolto dalle associazioni ambientaliste, e le oltre 1.600 sottoscrizioni da me raccolte per dire no agli alberghi panoramici, hanno fatto breccia e hanno convinto non pochi consiglieri a rivedere le loro posizioni”.
l presidente regionale Italia Nostra Adriano Marchini ha richiamato l’attenzione sul rispetto della montagna e sulla necessità di ridurre al minimo l’impronta ecologica su un bene universale e indisponibile. Anche Giancarlo Gazzola, vicepresidente di Mountain Wilderness Italia, ha sottolineato la criticità e la fragilità dell’ambiente montano bollando come una ‘follia’ la proposta di costruire questa tipologia di strutture ricettive ad uso esclusivo di una clientela ristretta e facoltosa.
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