‘Amavo il mio lavoro, ma la Dad non è scuola’
“Marzo 2021. Scuola, Italia – Corridoi e aule vuote. Docenti che parlano a dei monitor. Monitor da cui provengono, a volte, delle voci. Video che vanno. Appelli che si fanno, registri che vengono compilati. Voti che vengono dati. Telecamere accese e piu’ spesso spente”. È l’incipit di una lettera scritta da una docente bolognese e... continua a leggere...