“Noi motociclisti denunciamo da anni la nostra vulnerabilità, dovuta alla natura instabile del mezzo e alla carenza di cellula protettiva, e i dati sull’incidentalità la confermano. Per questo siamo molto soddisfatti che Parlamento e Governo stiano trovando una linea comune per questo riconoscimento. Ringrazio l’Intergruppo Parlamentare per la Mobilità Motociclistica, guidato dalla Senatrice Erika Stefani, per essersi attivato e aver sostenuto questa nostra battaglia. Lo consideriamo un successo importantissimo”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione motociclistica italiana (FMI), Giovanni Copioli, dopo che la Commissione Trasporti della Camera ha approvato ieri una modifica all’articolo 3 del Codice della Strada, introducendo i motociclisti tra gli utenti vulnerabili della strada. “Per il momento dunque- prosegue la nota- grazie all’intervento dell’Intergruppo per la Mobilità Motociclistica che ha inserito l’emendamento all’interno del Disegno di Legge sul Nuovo Codice della Strada, la modifica all’articolo 3 del Codice ha avuto l’approvazione della Commissione Trasporti della Camera. La battaglia della FMI insieme ad ANCMA per il riconoscimento dei motociclisti utenti vulnerabili ha avuto il sostegno di molte forze politiche. Gli emendamenti sono stati firmati dagli onorevoli Bakkali (PD), Barbagallo (PD), Casu (PD), Dara (Lega), Faraone (IV), Furgiuele (Lega), Gadda (IV), Ghio (PD), Marchetti (Lega), Morassut (PD), Pastorella (AZ), Pretto (Lega), Tosi (FI) e noi siamo grati a tutti costoro che ci hanno voluto sostenere. Un punto importantissimo perché adesso, integrato all’interno del provvedimento, il ‘nostro’ riconoscimento proseguirà il suo iter in Aula alla Camera e poi al Senato. Una volta superati questi passaggi, sarà legge”.
“Noi motociclisti siamo categoria vulnerabile”
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