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La zuffa di due cani e la reazione violenta dei padroni indignano una lettrice

Scene raggelanti quelle accadute sabato sera a Villa Fabris, diventata lo scenario di un episodio che ha sconcertato i numerosi presenti al concerto della band thienese Devotion, durante la Festa de Buon Rientro.

Proprio alla fine dell’esibizione del gruppo, l’attenzione di tutti è stata attratta da un feroce litigio tra due cani pitbull, scoppiato proprio nel bel mezzo del pubblico.I due cani, sfuggiti al controllo dei rispettivi padroni che, com’è stato evidente, non hanno saputo gestire la situazione con l’adeguata cautela che la circostanza, ma anche il buon senso civile, avrebbero richiesto, si sono azzannati in modo cruento, gettando i presenti nella paura e nella tensione. Nonostante i diversi tentativi compiuti da rispettivi proprietari e amici di dividere i due esemplari, la situazione si è subito dimostrata pericolosa e complessa, dal momento che i cani non erano in nessun modo disposti ad allentare la presa: in quell’intreccio è stata, alla fine, solo la scelta drastica di intervenire con calci e pugni continuati a permettere una separazione tra i due pitbull.

Ancora più raccapriccianti sono stati gli insulti e le urla dei proprietari dei due cani rivolti contro coloro che tra i presenti avevano tentato di portare un minimo aiuto, offrendo la propria disponibilità a chiamare il pronto soccorso veterinario.

 L’uso del breaking stick (uno strumento appositamente studiato per aprire la bocca del cane e condurlo, così, a mollare la presa) sarebbe stato sufficiente per dividere i due pitbull, ma soprattutto si poteva direttamente evitare che accadesse tutto quanto è accaduto, usando un po’ d’avvedutezza e di intelligenza (una semplice museruola sarebbe bastata).

Un avvenimento durato poco, ma che lascia l’amaro in bocca e solleva diverse questioni:com’è possibile che chi si dice amante degli animali sia così incosciente da portare il proprio cane ad un concerto, ignorando (volontariamente o no, ha poca importanza) il fatto che l’udito ultrasensibile di questo animale gli procura soltanto disagio e sofferenza, quando esso viene esposto a della musica che qualsiasi persona assennata non potrebbe non riconoscere molto alta perfino per un essere umano? E ancora: com’è possibile che si sia così tanto irresponsabili da non considerare che un pitbull, come anche un qualsiasi altro cane del resto, potrebbe avere delle reazioni impreviste ed improvvise, soprattutto se esposto ad una situazione di confusione tra musica e folla?

 Non può passare in secondo piano il fatto che, stando alle testimonianza raccolte da alcuni presenti, poco prima dell’attacco, uno dei due cani fosse stato aizzato, forse per gioco, da alcuni ragazzi; lo stesso cane che, in seguito all’avvenimento, è stato punito dal suo proprietario con calci e pugni, lasciando gli spettatori di questa ignobile scena letteralmente basiti dinnanzi a tanta crudeltà gratuita. Una lezione inutile, ma, soprattutto, imputabile come un vero e proprio reato penale, come sancito dalla legge 201 del 4 novembre 2010 contro il maltrattamento degli animali.

 Queste persone dovrebbero imparare a conoscere meglio il proprio cane e, soprattutto, dovrebbero imparare a rispettarlo di più, per esempio, non esponendolo a situazioni che lo possono condurre a perdere il controllo. Ma la mostruosa realtà è che per alcuni il cane è spesso solo un oggetto da esibire, altrimenti perché portarlo ad un concerto?

 Un episodio, quello di sabato sera, che ha suscitato scalpore e paura, ma soprattutto rabbia. Perché non è questo ciò che si meritano i nostri amici a quattro zampe.

Luisa, una cittadina thienese indignata