RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“In un contesto dove la sicurezza sul lavoro dovrebbe essere una priorità inalienabile, assistiamo ancora una volta a una triste realtà di infortuni che colpiscono lavoratori in Veneto e in Italia. Il Veneto, – dichiara Luciano Conforti, segretario regionale del sindacato UGL Veneto – in particolare e secondo l’ultimo rapporto di Vega Engineering, registra una aumento degli infortuni mortali del 1,5 rispetto alla media di incidenza nazionale e rapportato fino al 31 dicembre 2022. Purtroppo in Veneto, già in questo primo mese del 2024, si continua a registrare infortuni e morti sul lavoro e l’incidenza media annua degli infortuni mortali, esclusi quelli in itinere dal 2019 al 2022, è passata da 26,3 a 35,6. Non sono esenti le malattie professionali.
I numeri continuano a essere preoccupanti, – prosegue Luciano Conforti – rappresentando una ferita aperta nel tessuto sociale ed economico. Ogni incidente è una tragedia che segna la vita di chi lavora e delle loro famiglie. Sono tre le vittime nel 2023 dei soli pescatori nelle acque del Delta, conquistando la nostra Regione il secondo posto in Italia per numero di infortuni mortali sul lavoro.
Nel 2023 si registrano 101 i decessi di cui – puntualizza il segretario regionale dell’UGL – 72 rilevati in occasione di lavoro e 29 in itinere. Le province con il più alto numero di vittime sono Verona con 32, 20 a Venezia, 17 a Treviso, 14 a Padova, 10 a Vicenza, 5 a Belluno (5) e 3 a Rovigo. Solo attraverso un impegno condiviso e un cambiamento tangibile –conclude Luciano Conforti – possiamo sperare di porre fine a questa triste realtà.”