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Il nuovo Governo non si dimentichi degli Operatori sanitari

Abbiamo scritto ai ministri della Salute e dell’Istruzione  che la salute è un tema che sta a cuore a tutti. L’errore arriva da una politica troppo interessata a temi economici e speculativi che mette a rischio il sistema salute e di conseguenza i cittadini-utenti. Il dio-denaro ha svuotato lo spirito degli uomini, ha mercificato persino i sentimenti, ha trasformato tutto in oggetti di consumo e distruzione, una crisi dei valori; ha portato le giovani generazioni a una crisi d’identità, e per i cittadini che hanno bisogno di cure una vana speranza di potersi curare in modo adeguato.

Chiudere interi ospedali, ridurre i posti letto, leggere che molte strutture rsa, ra, sono dei lager. Case di riposo in cui la notte è presente solo un operatore socio sanitario che assiste anche 60 e oltre ospiti da solo con rischio di farsi del male e far del male nella mobilitazione nonché nell’essere solo qualora avesse un malore. Tutto per mancanza di fondi dovuti a speculazioni che ancora oggi non smettono di mettere a rischio la salute di tutti i cittadini, porta di certo a una riduzione dei servizi, delle prestazioni ospedaliere, e ha una mancata dignità umana per tutti gli anziani subendo maltrattamenti per colpe che non hanno commesso, se non quello di essere anziani e di ammalarsi. Cittadini che nel loro percorso di vita hanno contribuito a far crescere la collettività di un popolo che ogni anno evolve nella scienza.

Il politico per manifestare la sua salita al potere pone nei suoi slogan gli ideali e quei valori umani che rappresentano il legame spirituale tra le vecchie e le giovani generazioni che nella realtà hanno portato smarrimento e senso di solitudine nelle giovani generazioni, nei cittadini, nel popolo stesso, negli anziani, facendo credere che si possa migliorare il sistema salute e sociale.

Anche la libertà è diventata secondo un malinteso permissivismo, un modo d’essere più o meno “consumabile” Magari potessi curarmi in quello ospedale, scegliere anche la libertà etica e la conseguente possibilità giuridica”, “possedere quella macchina sportiva, potessi avere quello stereo!” “Magari potessi avere un’assistenza adeguata! Magari potessi avere un operatore qualificato ad assistermi! Chissà se quella struttura tratta bene gli anziani” Magari potessi avere una vita migliore senza tasse e governi che lottano per regnare come se fossero i divini, dimenticando nei vari programmi l’uguaglianza, i sacrifici dei cittadini nel costruirsi una casa.

II popolo continua a pagare i Vostri errori: che per coprire i deficit gli viene ” ridotto le pensioni, aumenti dei ticket, l’iva”, ogni governo inventa nuove tasse; manca solo che tassate pure l’area che si respira, mentre voi difendete con i denti il Vostro salario e le vostre pensioni da re, altri stentano ad andare avanti con le pensioni minime, la disoccupazione che aumenta, la povertà, dimenticando poi nella realtà i principi e le dignità di ogni cittadino.

Vedere sempre gli stessi errori e continuare a chiedere scusa a un popolo stanco senza eliminare i vecchi pregiudizi diventa difficile credervi poiché nel vederVi tenere strette quelle poltrone;  ed eleggere un governo per metà eletto dal popolo e per metà nominato dai partiti fino a diventare una  guerra vera e propria di poltrone, un regno di potere che esse rappresentato.

La politica si pone spesso verso la società, attribuendogli un ruolo inferiore aumentando la povertà, e i suicidi. Anche questa è droga per lo spirito quando ci fa perdere il senso delle cose, quando ci rende schiavi dei feticci creati dal consumismo e dal potere.

Se poi parliamo di Giovani e politica due mondi paralleli. Disinformati, distaccati e lontani. Questo è il profilo che caratterizza il rapporto tra il mondo giovanile e la politica. Un rapporto con i giovani fatti di sofferenza, oggi è diventato difficile e complicato parlare di politica con tutti.

Così possiamo dire che L’uomo non vale per quello che ha, come vorrebbero farci credere i persuasori occulti del consumismo e della politica nazionale e mondiale, ma per quello che è e per quello che sa. Soltanto prendendo coscienza di questo si può avere la possibilità di ritrovare una vera dimensione umana e di non essere più soltanto i terminali dei messaggi pubblicitari politici.

A volte le rivoluzioni (specie se pacifiche) prendono un valore importante attraverso simboli e persone come Il grande Mahatma Gandhi che ha teorizzato la “satyagraha”, la disobbedienza non violenta come mezzo di rivoluzione.

Oggi 250 mila operatori oss, infermieri generici, puericultrici attraverso la federazione migep e shc oss protestano per la loro esclusione da qualsiasi normativa e decreti attuativi, e chiedono a questo Governo, un impegno forte e non il solito vedremo, faremo, ma una presa di posizione con leggi in difesa dei diritti applicando anche la legge di Stato:” Ddl Lorenzin 3/2018” Area socio sanitaria, elenchi speciali, definizione di profili, in difesa dei diritti di questi lavoratori, dei cittadini, e dei diritti civili con rispetto di libertà di opinione.

La Segreteria Nazionale della Federazione Migep e di SHC OSS augura buon lavoro al nuovo Esecutivo nella “Speranza”, che questo Governo non dimentichi di ascoltare questi operatori per trovare soluzioni; è molto importante questa consonanza poiché l’errore e l’assenza dell’attenzione da parte dei politici, ha creato per questi operatori dei vuoti legislativi con un impatto devastante, dando molto adito alla crescita di altre professioni del Sistema salute, e tralasciando il dialogo con queste professioni: ”Perché di professioni si tratta”, importanti per fare funzionare e mantenere in piedi un sistema assistenziale al servizio di tutti i cittadini per un’assistenza di qualità.

Angelo Minghetti 
Loredana Peretto

Federazione Nazionale Migep

Salvatore Loriga
Caltanella Silvio
SHC OSS