RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA UNA NOSTRA LETTRICE:
Sono andata a fare la spesa sabato pomeriggio. Sono andata a farla in un supermercato di Thiene, dove dei volontari di Mato Grosso, davano delle borsette vuote all’ingresso e ti chiedevano se volevi partecipare alla raccolta di cibo destinata al Perù. L’ho presa e l’ho messa nel carrello e mentre acquistavo i generi alimentari che servivano per casa mia ne ho scelti dagli scaffali anche per quella gente bisognosa. Ad un certo punto, mi sono guardata intorno ed ho notato decine e decine di persone, che come me sceglievano tra gli scaffali dei prodotti che potessero servire a quei bisognosi. Ho notato che addirittura, qualcuno aveva più prodotti nella borsetta di Mato Grosso che nel proprio carrello. Mi sono commossa a quella scena di solidarietà. Ho pensato che sono circondata da persone buone e generose, che nel momento del bisogno, sfoderano tutto il loro altruismo per aiutare il prossimo. Ho capito che quanto leggo tutti i giorni su facebook non rispecchia la verità della vita che, quando è reale, è senza dubbio migliore di quella che appare sul web. Come se sui social la gente volesse apparire più cinica, quasi fosse una gara a chi è più cattivo. Invece, le persone sono buone e sanno sacrificare anche qualche bene per la propria vita personale per donarlo ad un prossimo che nemmeno conoscono. Come quelle famiglie del Perù. Non so se negli altri supermercati sia accaduta la stessa cosa, ma anche sulle casse, io ho visto buste colme di generi alimentari e persone di ogni età, a volte sole, altre con marito o mogli, o con figli piccoli acquistare di tutto: olio, biscotti, caramelle, salsa di pomodoro e prodotti in scatola. Sono stata orgogliosa di quel genere umano che mi circonda e che forse perchè è silenzioso non emerge. Mentre sui social l’egoismo e la cattiveria vengono ostentati, ma per fortuna, non sono lo specchio della nostra società che è migliore. Ho sentito il bisogno di scrivere questa lettera e ringrazio AltovicentinOnline se vorrà pubblicare quello che è un pensiero ad alta voce che sentivo il bisogno di esprimere.
Maria Teresa S., 55 anni, Thiene
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