Gentile Redazione, forse vi verrà da ridere leggendo questa mia lettera, ma da qualche tempo io e le mie amiche ci interroghiamo su una questione: dove sono finiti tutti i cinesi che fino a poco più di un mese fa popolavano le nostre città all’interno delle loro attività commerciali?
Solo a Thiene abbiamo 3 parrucchieri, 2 bazar in zona Carrefour, per non parlare di via Santa Maria Maddalena dove, oltre al sarto ‘Alessio’ , si contavano altri negozi di telefonia e gadget. E poi ci sono i ristoranti, che sono in parte chiusi.
Che fine hanno fatto queste persone? Si tratta di una fetta di popolazione, che si era apparentemente integrata con la nostra società e che, dalla sera alla mattina, oltre ad avere abbassato le saracinesche di grandi attività commerciali, sono come spartiti nel nulla, sembrano essere stati inghiottiti da un buco nero che non ne ha lasciato traccia.
Persino una famiglia cinese con un bambino che giocava con mio nipote, non li vediamo più nel quartiere e ci chiediamo se siano mai veramente esistiti.
Mi rendo conto che la questione potrebbe sollevare malumori, perché da tempo viviamo nel pregiudizio che ci fa apparire il popolo cinese fatto di persone dedite solo al business e con poca umanità. In realtà, io avevo conosciuto alcune persone per le quali ora provo anche un po’ di preoccupazione e mi farebbe davvero piacere rivederle, o quantomeno sapere che sono al sicuro da qualche parte.
Lungi da me tratte conclusioni affrettate, ma se voi, o qualcuno dei vostri lettori aveste una risposta, ve ne sarei davvero grata.
Cordiali saluti,
- Dal Santo, Thiene
Gentile Sabrina, le confessiamo che queste stesse domande ce le siamo poste anche noi, ma siamo incapaci di trovare risposte plausibili. Un riscontro vero ci sarà nel momento in cui l’emergenza covid-19 si potrà considerare alle spalle e le attività commerciali potranno riprendere a pieno regime. La curiosità sale, anche perché sarà interessante vedere l’approccio degli utenti italiani e dei commercianti cinesi in fase di riapertura. Noi per primi poniamo le sue stesse domande ai nostri lettori, vediamo se qualcuno, magari a contatto diretto con qualche cinese residente in Alto Vicentino, saprà darci qualche indicazione.
Un caro saluto, la Redazione