Riceviamo e pubblichiamo la lettera della nostra lettrice Marta Frigo di Schio. Chiunque volesse inviarci il nostro pensiero in libertà, scriva a redazione@thieneonline.it

Il 2025 è iniziato all’insegna dell’Apocalisse…non so proprio come definire la follia di petardi e fuochi d’artificio che ha trasformato alcuni quartieri della mia città, Schio, in un vero e proprio teatro di guerra. In particolare il quartiere di Poleo ha visto il Parco Robinson trasformato in un campo di battaglia. Io non ricordo di avere mai visto uno scempio simile…E tutto intorno un bel corollario, a cominciare dal Podere…

Un branco di adolescenti si sono dati appuntamento al Parco muniti di un vero e proprio arsenale di fuochi e botti e per più di un’ora hanno scatenato l’inferno…alcuni botti avevano la potenza di una bomba! Ovviamente tutti i contenitori sono stati lasciati lì…inutile dire che per quanto mi riguarda la modalità di festeggiare in questo modo l’arrivo del nuovo anno oltre che essere di una stupidità megagalattica è il biglietto da visita degli imbecilli!

Più faccio casino più esisto! Questo è il mantra che risuona nei loro cervelli vuoti…

Io mi chiedo come sia possibile in una società che si definisce civile dare ancora legittimità ad una tradizione barbara, violenta, distruttiva, stupida e crudele, degna di epoche il cui il progresso umano era ancora all’anno zero.

Il diritto a divertirsi non può essere esercitato a scapito di altri diritti che sono prioritari rispetto al divertimento perché riguardano la sicurezza delle persone, la tutela dell’ambiente e il benessere degli animali. Ci si può divertire benissimo senza danneggiare nessuno!

I dati sono inconfutabili…i fuochi d’artificio e i botti causano ogni anno incidenti anche gravi, aumentano la concentrazione di sostanze inquinanti e il rischio di incendi ma soprattutto rappresentano un incubo per gli animali domestici e la fauna selvatica. Mi si consenta di dire soprattutto perché gli animali sono le vere vittime innocenti di questa notte di follia, loro non possono difendersi! Cani e gatti scappano terrorizzati in preda al panico rischiando di ferirsi o di morire investiti, piccole creature alate con il cuore che batte all’impazzata abbandonano i posatoi notturni per cercare di sfuggire a quell’incubo e nel loro volo disperato finiscono per schiantarsi contro vari ostacoli. Le associazioni animaliste stimano che siano migliaia gli animali domestici e selvatici vittime ogni anno di questa barbara tradizione. Molti muoiono d’infarto come è successo a Wilde il gufo di Brusasco, ammazzato dai fuochi d’artificio poco dopo la mezzanotte.

Giustamente l’ornitologo Rosario Balestrieri, si chiede e ci chiede: un botto vale di più della vita di una creatura innocente?

Probabilmente i mentecatti che amano divertirsi in questo modo così incivile non riescono nemmeno a porsela questa domanda…

E il governo complice sta a guardare…

Marta Frigo

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