Mussolini e Hitler, nonostante il loro successivo sodalizio durante la Seconda guerra mondiale, ebbero un rapporto complesso e spesso distante nei primi anni della loro interazione. Adolf Hitler, all’inizio della sua carriera politica, nutriva una profonda ammirazione per Benito Mussolini, che già nel 1929 era saldamente al potere in Italia. Hitler, allora leader di un piccolo partito nazionalista in Baviera, chiese una foto con dedica a Mussolini, ma la sua richiesta fu respinta, probabilmente perché il dittatore italiano non nutriva grande stima per il futuro Führer.

Il primo incontro tra i due avvenne nel 1934, quando Hitler era già diventato cancelliere della Germania. Mussolini, però, continuava a vedere Hitler con scetticismo, tanto da definirlo “pazzo” quando questi minacciò di annettere l’Austria nello stesso anno. Fu solo grazie all’opposizione di Mussolini che l’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista venne rimandata fino al 1938. Nonostante le divergenze iniziali, i due dittatori strinsero un’alleanza politica e militare, con il loro rapporto che divenne sempre più stretto durante la Seconda guerra mondiale, anche se la natura delle loro interazioni rimase prevalentemente ufficiale e formale.

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