La notte tra il 12 e il 13 aprile 1945 la Val Leogra e la pianura a Est di Schio furono illuminate a giorno da oltre 60 esplosioni che distrussero i ponti lungo le direttrici della ritirata tedesca e le linee telefoniche e telegrafiche.
Fu il primo atto dell’azione preventiva, concordata con la Missione alleata di collegamento, per deviare il traffico tedesco verso altre vallate e per imporre l’abbandono in pianura delle artiglierie che avrebbero consentito di scatenare l’ultima battaglia contro l’avanzata angloamericana dalla cosiddetta “Linea Blu”.
Un’operazione rischiosa che salvò per l’ennesima volta la città da un indiscriminato bombardamento aereo e che valse alla Brigata “Martiri della Val Leogra” il plauso del Comando alleato.
Ugo De Grandis, Schio, 29 aprile 1945. La Liberazione, Quaderni del Centro Studi Igino Piva “Romero”, n. 12, di prossima pubblicazione