Vogliamo mettere un piatto di spaghetti con la passata di pomodoro del supermercato e quello della “bottiglia” fatto come lo faceva la nonna Un’eredità da custodire con orgoglio, è una tradizione che ha il sapore di famiglia, un tesoro da tramandare di generazione in generazione, quello della passata di pomodoro fatta in casa. Un rito che un tempo riusciva a riunire intere famiglie, che dedicavano intere giornate a questi barattoli di vetro, dove veniva conservata la passata di pomodoro per averla in dispensa tutto l’anno.
Un’antica consuetudine che però si è ormai quasi persa. I comodi preparati industriali hanno di fatto pian piano soppiantato il romantico ma duro lavoro che c’era dietro la preparazione della passata e le famiglie hanno ceduto al richiamo dell’acquisto direttamente nei supermercati. Indubbiamente fare la passata è decisamente più impegnativo che comprarla al supermercato e, se ci facciamo due conti, non c’è neanche una grandissima convenienza economica, ma resiste quel rimanere attaccati alle proprie radici, quella sacralità antica del rito, con cui si produce il prezioso succo che continua a essere cibo, ma anche casa, famiglia e tradizione.
La preparazione della salsa fresca fatta in casa era un affare di famiglia: generalmente si impiegavano grandi quantità di pomodori (acquistati dal produttore di fiducia o coltivati nel proprio orto) per ricavarne salsa a sufficienza per il fabbisogno annuale.
di Redazione AltovicentinOnline